![]() |
I Molesti |
“Scesero
in una grande piazza piena di gente felice!” già mi ripetevo questa frase di un
mitico pezzo degli Area degli anni ’70 “La Mela di Odessa” ieri pomeriggio quando insieme a Daniele
Chiarella ho coordinato la Festa del Lavoro organizzata dal Circolo Culturale e
Ricreativo Berlinguer e Parole e Musica onlus al Cinema Italia in Cascina Nuova
. Credetemi mi sembrava falso e poco rispettoso per me e le lettrici e lettori
del Non Solo Contro scrivere un articolo in terza persona facendo finta che ero
un semplice cronista e allora pensa che ti ripensa lo scrivo in prima persona
visto che in tante e tanti ieri pomeriggio 1 Maggio mi hanno visto sul palco dalle
15 fino alle 20. Già in tanti eravamo si
sono riuniti e pensato come si ricorda sempre nel testo della “Mela di Odessa” che “se
pensi che il mondo sia tondo allora sali sali incomincia un girotondo!” .
Un bel girotondo questa festa del Lavoro che
per essere montato ci sono voluti ben quattro mesi di contatti, limature,
incontri, telefonate, sms, annunci su internet, comunicati, volantini,
manifesti perché tutto vada al meglio. Per andare al meglio nella Festa del
Lavoro a Borgaro c’è sempre un piano A e uno B. Il piano A è la piazza la bella
e grande piazza della Repubblica, e quest’anno sarebbe stato quanto mai
ap
Occasione ghiotta
come il pranzo e la doverosa pausa, aumentano i battiti del cuore e la domanda che ci
tormenta come un chiodo fisso “La gente
verrà? Verranno?”.
Ore 15 scatta il count-down qualche sparuto spettatore inizia a venire mentre all’ingresso del cinema Gaetano Cipriano ha allestito il banchetto di Insieme per l’Handicap per ricordare che la Festa è anche momento di riflessione, una riflessione che poi farà anche dal palco annunciando il convegno di ottobre al quale IpH sta lavorando intorno al tema “Disabilità e Lavoro”. Ma ritorniamo dentro al Cinema. Fa freddo ma a rompere il ghiaccio ci pensa il maestro Franco Romanelli del CDM con un bel gruppo di ragazze le “These Queen Teens”.
Ore 15 scatta il count-down qualche sparuto spettatore inizia a venire mentre all’ingresso del cinema Gaetano Cipriano ha allestito il banchetto di Insieme per l’Handicap per ricordare che la Festa è anche momento di riflessione, una riflessione che poi farà anche dal palco annunciando il convegno di ottobre al quale IpH sta lavorando intorno al tema “Disabilità e Lavoro”. Ma ritorniamo dentro al Cinema. Fa freddo ma a rompere il ghiaccio ci pensa il maestro Franco Romanelli del CDM con un bel gruppo di ragazze le “These Queen Teens”.
Cantano e ammaliano e
pensi che se lo meritano tutto il terzo posto al 26° Concorso di Canto Corale
di Verona e anche qualcosa di più. Ragazze, donne perché a loro è dedicata la Festa quest’anno per ricordare
i 70 anni dal primo voto delle italiane. Salgo sul palco ricordo questo tema e intanto
dietro c’è fermento sta per iniziare la performance dei Fanali e davanti la Gggente
sta arrivando! Magia pura con i Fanali e Daniele che per un attimo ha un calo
di zuccheri chiede caramelle dalla
platea e queste arrivano! Sono brave le sue amiche, le Friends, pezzi noti si ma provate voi?!
E’ il momento
del Freak and Roll e allora arrivano i Nevroglia, una band torinese, che sa il
fatto suo e che nei loro testi non fanno sconti . Cantano la periferia, le
nevrosi e i dubbi delle nuove generazioni ma con arguzia e senza veli.
Veli? Aspettate! Tra un cambio e l’altro invito sul palco l’amico Salvatore Merola di
Abala Lite, una delle associazioni che ha aderito alla Festa. A Salvatore,
napoletano doc, non gli mancano le parole e parla delle iniziative dell’associazione in Guinea e del ruolo delle
donne nei villaggi dove vanno a costruire progetti di solidarietà. Come non
mancano le parole ad un altro amico Alessandro Del Gaudio, con lui ed altri
organizziamo incontri per il nostro Circolo Letture Corsare a lui lascio la
parola per una testimonianza diretta quella di essere un lavoratore della
Reggia di Venaria che ieri Primo Maggio scioperava insieme ai suoi colleghi
contestando
la nuova gara
d’appalto uscita agli inizi di marzo 2016, che prevede un taglio di circa
il 38% sulle ore dei dipendenti dei servizi in outsourcing del complesso
museale alle porte di Torino. Già il Lavoro e qualcuno come Luca Magnano dei So
What quando sale sul palco con i suoi compagni lo ricorda amaramente da giovane
questa “è una Festa per il Lavoro ma il Lavoro non c’è!”.
I So What comunque
suonano e il jazz da loro suonato ha un effetto singolare come quello del
Pifferaio Magico, la sala si riempie
sempre di più. Con la coda dell’occhio guardo e l’effetto è bello e mi guardo
con Daniele. Una intesa, sguardi e la convinzione che la Festa sia decollata.
Lavoro e Solidarietà non c’è modo migliore per presentare la PM Brass Band il
gruppo del corso di percussioni che da tre anni conduce il presidente di Parole
e Musica onlus nella nostra sede di via Diaz 15 la mitica “Stazione delle Idee”.
Ci sono tutti da Enzo a Francesco e Alessio che vederlo salire sul
palco ti fa comprendere come questo ragazzo e gli altri due daranno l’anima per
far capire a tutti quanto valgono . Bravi e standing ovation finale dopo che
sono stati accompagnati da Daniele in un pezzo famosissimo “Guantanamera”.
La
musica fa spazio alla danza ed ecco sul palco le scatenatissime ragazze dei
corsi di Hip Hop della Uisp, quella del comitato territoriale Ciriè-Settimo-Chivasso, dirette da Giacomo Azzarelli. Che forza,
inizio a pensare che ormai certi passi sono out e le guardo con un po d’invidia
mentre saltano, ballano a ritmi sfrenati.
Ragazze, adolescenti che cedono il
passo alle Oriental Flames il gruppo di danza del ventre diretto da Silvia Iris,
altra costante di questa Festa del Lavoro già nelle sue edizioni passate. Loro
incantano, sono sensuali, i loro abiti e
veli ipnotizzano e pensare che hanno al
loro interno giovani ragazze come donne mature ma che forza che volontà un
intreccio generazionale che dobbiamo ammetterlo solo le donne sono capaci di
costruire. Franco Romanelli si inserisce e ripropone con la maestra Silvia un
pezzo già proposto sempre al Cinema Italia lo scorso ottobre.
Giro lo sguardo guardo l’orologio segna le
18,30: il cinema è colmo! Ma non finisce qui. Arrivano sul palco Mariana Iacob, presidente della associazione
dei romeni borgaresi “Dacia”, e suo figlio con un dolce con all’interno delle uova
colorate. Ieri Primo Maggio era la loro Pasqua! Mariana lo ricorda, ricorda il
significato delle uova colorate per il martirio di Gesù sulla croce e il sangue
colato sulle uova che Maria Maddalena aveva deposto ai piedi della croce.
Un
momento intenso di inclusione, pensando anche alla comunità romena e alle tante
comunità straniere presenti e il loro rapporto con il lavoro e l’occupazione da
migranti. Loro regalano da sei anni a questa parte anche i loro balletti
tradizionali ed è festa perché le sonorità balcaniche sono sempre belle da
sentire e mettono la voglia di saltare. Si va verso la conclusione saluti
finali con io, Daniele e Michelangelo sul palco . Arrivederci al 2017 ma prima
che si spengano le luci tutte e tutti i presenti sul palco con il Rock and Roll
dei Molesti e allora è qui la Festa… piena di Gente Felice! (Dario De Vecchis)