Personale, animatori, volontari (e anche qualche rappresentante dell'Amministrazione, con il sindaco Claudio Gambino in testa) hanno fatto del loro meglio per rassicurare gli ospiti, dipingendo il trasferimento come un simpatico diversivo, in modo da non creare inutili tensioni e paure. Intanto gli artificieri, giunti sul posto assieme agli agenti di Polizia municipale, ai carabinieri, ai vigili del fuoco e ai volontari di Protezione civile, provvedevano alla bonifica dell'edificio. Una bonifica durata diverse ore, al termine delle quale si è potuto affermare con certezza quello che in molti immaginavano: un falso allarme. Uno stupido scherzo che ha creato non poca apprensione e preoccupazione: «Minacce? Non ne abbiamo mai ricevute. Un brutto scherzo giocato dai familiari di qualche ospite? Impossibile: i rapporti sono buoni con tutti - hanno ribadito i responsabili della casa - Qualche ex dipendente in cerca di vendetta? Come in tutte le aziende anche qui c'è stato qualche licenziamento. Anche qui, quando le cose non vanno, si deve riprenere chi sbaglia. Di più certo non si può dire». Ci penseranno le forze dell'ordine a dare un nome all'anonimo telefonista.
Intanto, dopo aver consumato il pranzo in palestra, una volta passato l'allarme, gli ospiti sono tornati uno dietro l'altro nelle loro camere, accompagnati dal personale, dai volontari del Sea e della Croce Verde.