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Enrico Torrini |
Di seguito la poesia di Torrini
Lo scoglio dell'incanto (Dal più intimo e desolato silenzio giunge qualche volta, sino a noi il canto delle sirene)
Era un canto rauco
"Come il piovviginoso
sostare di un treno
a una stazioncina
sperduta
davanti a una panchina
arrugginita
tra due aiuole di lillà"
Era un canto rauco
"Come il palco
abbandonato di un
concerto
e sessantamila avanzi
di carta e barattoli su un
prato"
Era un canto rauco,
rauco
"Come il rimbalzo
improvviso di un attimo
forse...già vissuto una
volta.
Come l'eco di una tregua.
Come un ritaglio di buio
perennemente irretito
in un pigro labirinto di
conchiglia".
Ed io l'udii, un giorno
mentre filtravo nel
setaccio del tuo cielo
sognando fredde squame
grigio azzurre di terra
e un tenero riparo di
nube.