Da giovedì 7 Leinì ha un suo teatro civico. Il teatro “Luciano Pavarotti”, realizzato nel porticato di piazza Vittorio Emanuele. L’ex mercato coperto, diventato poi poco più di una piccionaia e riportato ora agli onori del mondo.
Il taglio del nastro di giovedì sera, ad opera del sindaco Gabriella Leone e dell’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, non è stato una semplice cerimonia. È stato un assaggio di quanto il “Pavarotti” offrirà ai suoi spettatori: musica, ballo, teatro, danza, cabaret. Cultura, insomma. Cultura ma anche divertimento. Con una nota di prestigio: l’annunciata collaborazione con la Fondazione Pavarotti, a partire già dai prossimi mesi, ufficializzata tramite una lettera inviata dalla presidente della fondazione, Nicoletta Mantovani, e letta ad inizio cerimonia.
Ad aprire la serata, la benedizione del parroco, don Pierantonio Garbiglia, gli interventi di sindaco ed assessore, i brani eseguiti dalla filarmonica “Vittorio Ferrero” e poi, finalmente, l’apertura del sipario. Un momento giunto al termine di 18 mesi di lavori, e che ha offerto al pubblico (composto dai vertici delle associazioni e delle fondazioni torinesi con cui Leinì ha collaborato in questi anni per la stagione teatrale, dai sindaci dei Comuni limitrofi, da assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione, dal consigliere della Città Metropolitana Vincenzo Barrea, da dipendenti del Comune, da cittadini e dai presidenti, o comunque rappresentanti, delle associazioni leinicesi. Quei sodalizi che, come spettatori o protagonisti, incroceranno quel palco più di una volta nei prossimi anni) un video del maestro, impegnato nel “Nessun dorma”, che ha suscitato più di un brivido di emozione. Quei brividi di emozione che, nei prossimi anni, non mancheranno di certo.
Il taglio del nastro di giovedì sera, ad opera del sindaco Gabriella Leone e dell’assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, non è stato una semplice cerimonia. È stato un assaggio di quanto il “Pavarotti” offrirà ai suoi spettatori: musica, ballo, teatro, danza, cabaret. Cultura, insomma. Cultura ma anche divertimento. Con una nota di prestigio: l’annunciata collaborazione con la Fondazione Pavarotti, a partire già dai prossimi mesi, ufficializzata tramite una lettera inviata dalla presidente della fondazione, Nicoletta Mantovani, e letta ad inizio cerimonia.
Ad aprire la serata, la benedizione del parroco, don Pierantonio Garbiglia, gli interventi di sindaco ed assessore, i brani eseguiti dalla filarmonica “Vittorio Ferrero” e poi, finalmente, l’apertura del sipario. Un momento giunto al termine di 18 mesi di lavori, e che ha offerto al pubblico (composto dai vertici delle associazioni e delle fondazioni torinesi con cui Leinì ha collaborato in questi anni per la stagione teatrale, dai sindaci dei Comuni limitrofi, da assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione, dal consigliere della Città Metropolitana Vincenzo Barrea, da dipendenti del Comune, da cittadini e dai presidenti, o comunque rappresentanti, delle associazioni leinicesi. Quei sodalizi che, come spettatori o protagonisti, incroceranno quel palco più di una volta nei prossimi anni) un video del maestro, impegnato nel “Nessun dorma”, che ha suscitato più di un brivido di emozione. Quei brividi di emozione che, nei prossimi anni, non mancheranno di certo.
Davide Aimonetto
Il sindaco Leone con l'assessore Parigi al taglio del nastro |
Il parroco don Garbiglia benedice il Teatro di Leinì' |
Il momento dell'inno nazionali |
I vertici militari leinicesi presenti all'inaugurazione |
I rappresentanti di numerosi associazioni locali |
Il folto pubblico presente |
Gli amministratori locali |
Le autorità regionali |
Il discorso inaugurale del sindaco Leone |
L'impeccabile servizio di accoglienza al foyer |
Tutti insieme nello spettacolo conclusivo |
In posa con il Maestro |
Un momento del rinfresco |
La Polizia municipale in alta uniforme. |