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I vigili con la "body cam" |
Borgaro sta diventando sempre più tecnologico. L'ultima "trovata" tecnologica, la "body security cam" è arrivata alla Polizia municipale solo la scorsa settimana e per fine febbraio arriverà anche la "dash cam". Così alle telecamere che ormai sorvegliano quasi totalmente ogni angolo del territorio, arriva nuova tecnologia a rendere ancora più efficiente il lavoro degli 11 vigili in servizio a Borgaro. Ma, cos'è la "body cam"? E' grande come un pacchetto
di sigarette e ha un minuscolo occhio elettronico che opportunamente attivato, può registrare per ore. Un
innovativo dispositivo che i civich indosseranno nel giubbotto antiproiettile (anch'esso appena acquistato), una soluzione che si propone come obiettivo di garantire gli agenti, ma anche i cittadini durante particolari servizi, in particolare i posti
di blocco, i TSO o gli sgomberi di abusivi. Un modo per evitare che l'uso
della forza degeneri o non si sconfini in un reato, come è accaduto non molto tempo fa a Torino. E, come se non bastasse, a fine febbraio il comando di Borgaro sarà anche dotato di un'altra
diavoleria tecnologica: un Fiat Qubo
completamente attrezzato e dotato della “dash cam”, ossia un dispositivo elettronico in grado di registrare ciò che accade all'esterno della vettura. Insomma, a Borgaro, la sicurezza prima di tutto.
“Siamo molto sensibili a
questo tema – spiega il sindaco Claudio Gambino – e crediamo che dotare la
polizia locale di tutte le attrezzature necessarie e innovative, non possa far
altro che aumentarne l’efficienza". E poi la spesa non è stata eccessiva: le “body cam” costano 400 euro
l’una (al momento ne sono state acquistate due) il Fiat Qubo attrezzato che può anche diventare ufficio mobile, 25 mila
euro. Nel 2017 l'mministrazione borgarese per la sicurezza ha investito 150 mila
euro. Dodici telecamere agli ingressi della città e 20 sul territorio cui tra breve se ne
aggiungeranno ancora tre. “Quelle del centro sono in fase di revisione –
prosegue Gambino –. Stiamo trasformando anche queste in impianti di ripresa ad
alta definizione. Tutti i quartieri hanno effettivamente uno o due punti di
ripresa. Tra breve ne istalleremo altre tre, una al parco Monaco, una davanti
alla sede dei vigili e una nei pressi della pista di atletica “Pietro Mennea”.
Tutto ciò so bene non essere la panacea di tutti i mali, ma almeno si è
dimostrato un valido deterrente”. E, a novembre sono pure entrate in funzione le cosiddette "fototrappole" per
combattere l’inciviltà dell’abbandono dei rifiuti e le discariche abusive.
Anche in questo caso, telecamere che si attivano con il movimento. E poco più
di due mesi di attività, due scaricatori abusivi in trappola ci sono già
finiti. "Quando ci sono gli strumenti adeguati - commenta soddisfatto il comandante dei vigili, Massimo Linarello - il personale è anche maggiormente motivato a continuare la costante opera di vigilanza sul territorio".