Il dramma delle Leggi
razziali e la tragedia della Shoah, raccontati attraverso le emozioni dei
ragazzi e delle ragazze della classe I C, della scuola media di piazza
Resistenza, insieme ad alcuni compagni di terza, ottant’anni dopo. Si poteva
facilmente scivolare nella retorica, invece i ragazzi dell’istituto comprensivo
di Caselle, hanno saputo dimostrare una grande prova di maturità e sensibilità
nell’affrontare, mercoledì scorso, questi delicati temi, purtroppo ancora drammaticamente
attuali. Mercoledì sera, in una sala Cervi gremita di casellesi, questi ragazzi
hanno dato vita ad un racconto corale di cosa sono state le Leggi razziali, il
tutto con la sapiente cornice musicale del maestro Nino Carriglio, che con suo
clarinetto, ha evocato magistralmente suoni ed emozioni fra i presenti. Tutto
era nato da un progetto, risalente più di un anno fa, che aveva visto coinvolti
sempre i ragazzi delle medie casellesi, nel difficile compito di ricostruire la
storia del ghetto di Therezin. Un lavoro riconosciuto unanimemente, come ben
fatto ed intriso di grande passione e ricerca storica. Così quest’anno, in quel
solco già tracciato, si è deciso di andare avanti, partecipando al concorso
nazionale promosso dal Miur e dall’Unione delle Comunità Ebraiche, intitolato
“I giovani raccontano la Shoah”. Con un video realizzato dai ragazzi e
presentato per la prima volta al pubblico, agli amministratori locali, al
sindaco Luca Baracco, ed agli esponenti della Comunità Ebraica torinese,
mercoledì scorso, l’istituto comprensivo di Caselle ha raggiunto un altro
importante risultato: questo lavoro, nonostante non si sia classificato al
primo posto al concorso su scala nazionale, ha comunque superato le selezioni
regionali, rappresentando così il Piemonte nella fase finale del concorso
nazionale. “Per me, per noi, è come se avessero vinto – sottolinea orgogliosa
l’assessore alla cultura Erica Santoro – sappiamo quanto lavoro, quanto
impegno, quanto passione è stata profusa dietro ogni singolo fotogramma”. Il
video, fra le emozioni di tutti i presenti, ha ripercorso con gli occhi dei
ragazzi, i tragici momenti precedenti alle Leggi razziali, utilizzando filmati
e materiale d’epoca, situazioni che poi sfoceranno nella Shoah. Brevi ma
significative tappe, che hanno ricostruito quel clima di dittatura e di odio
razziale. Brani musicali tratti dal film di Roberto Benigni “La Vita è bella”,
accanto ad una grande fotografia di Anna Frank, hanno fatto da cornice alla
serata. Parole di elogio sono giunte da tutti i presenti, in particolare dai
vertici della Comunità Ebraica torinese: l’avvocato Giulio Disegni, che hanno
espresso viva commozione e grande partecipazione al lavoro dei ragazzi,
invitando, attraverso David Sorani, ad aderire alla rete piemontese di scuole
che partecipano ai progetti per il Giorno della Memoria. Un riconoscimento
prezioso, che premia ancora una volta l’impegno e la passione delle insegnanti
di Caselle, in particolare la professoressa Adriana Antonacci che coadiuvata da
altri docenti, ha realizzato un importante lavoro storico e culturale,
all’insegna del dialogo e del confronto costante con gli altri. Un altro
successo di cui esserne fieri sul piano didattico e pedagogico, per l’istituto
comprensivo guidato dalla dirigente Loredana Meuti.
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I ragazzi della I C con gli insegnanti, il dirigente Meuti, il sindaco ed i rappresentanti della Comunità Ebraica di Torino |
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Un momento della serata |
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Il maestro Nino Carriglio |
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Gli studenti della I C protagonisti del video |
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la dottoressa Meuti |
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Il professor Davide Sorani |