Tanto tuonò che piovve. La guerra fredda tra Mappano e i Comuni cedenti,
tra minacce di ricorsi e richieste di annullamento dei bilanci ha come unico
esito che l’incontro previsto per domani, venerdì 16 febbraio, in Città
Metropolitana sia stato annullato. E; che ormai una soluzione politica alle
questioni mappanesi fosse ormai una chimera, Borgaro, Caselle, Leini e Settimo
lo avevano anche dichiarato quando la giunta di Mappano ha deliberato l’incarico
al suo legale per valutare se ci fossero le condizioni per sospendere i bilanci
dei cedenti. “Così la soluzione la darà la magistratura – avevano detto i
sindaci – e non la politica come sarebbe stato più auspicabile”. Che fossero
arrabbiati per l’atteggiamento intransigente di Mappano era chiaro, che
arrivassero addirittura a far disertare ai propri tecnici la riunione di ieri
no. Eppure, le cose sono andate proprio così. In Città Metropolitana si è
presentato solo Mappano che ha proposto una modifica alla bozza di deliberazione proposta dalla Città
Metropolitana (già rinviata al mittente dai sindaci dei Comuni cedenti) e
nessun altro. A quel punto al vicesindaco metropolitano, Marco Marocco non è
rimasta altra scelta se non annullare l’incontro con i capigruppo di domani.
Sarà difficile per i Comuni, tutti quanti, arrivare all’approvazione dei
bilanci entro la data del 28 febbraio che ormai incombe. Caselle si è già
autodenunciata al prefetto e se si andrà avanti così anche gli altri (Mappano
compresa) non potranno fare altrimenti. La domanda che ora giunge spontanea è:
era così difficile collaborare? L’intransigenza di Mappano e la chiusura dei
cedenti (per cui ormai la pazienza è finita) non hanno portato da nessuna parte
e da nessuna porteranno. A otto mesi dalle elezioni, Mappano continua a non
avere i necessari dipendenti, se non i sei del CIM e tre vigili che arrivano da
Volpiano e ancora non sappiamo quanto incideranno sull’invarianza di spesa
sancita dalla sentenza della Corte Costituzionale e ribadita dalla Corte dei
Conti, ad avere solo qualche sporadica convenzione e neppure la gioia di ver
scritto sui cartelli stradali “Comune di Mappano”