Ormai è questione di settimane. A
meno di 60 giorni all’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo per
la protezione dei dati personali (GDPR), le amministrazioni locali sembrano in
forte ritardo nell’adozione delle misure previste. Per aiutare i Comuni
piemontesi è stato organizzato un incontro, oggi 19 marzo, a Torino,
organizzato dalla Regione, in collaborazione con il CSI, l’ANCI e l’UNCEM per
fornire alle amministrazioni una sorta di “cassetta degli attrezzi”. Un insieme
di indicazioni, linee guida, esperienze, proposte di modulistica e riferimenti
utili per chi all’interno delle amministrazioni avranno il compito di
“costruire” i processi e tutta la documentazione per concretizzare il principio
di “accountability” ovvero di responsabilità.
Il GDPR che entrerà in vigore
in tutta l’Unione Europea il 25 maggio e avrà un impatto su enti e imprese, non
solo dal punto di vista tecnologico, ma anche e soprattutto dal punto di vista
organizzativo e legale. Tra
le novità introdotte dal regolamento europeo c’è la possibilità di conoscere i
dati forniti e di revocarli, l’obbligo di un linguaggio chiaro e senza
tecnicismi e anche l’onere per le aziende di comunicare eventuali violazioni.