In piazza della Repubblica il
giorno delle Fiera delle Rose era presente anche il banchetto di una neonata
associazione borgarese : “La Roa “ . Un associazione che nella dizione corretta
aggiunge l’aggettivo “ piemontese” . perché come dicono i loro promotori “
intende promuovere la lingua e cultura piemontese, recuperare la memoria della
storia passata di Borgaro e contribuisce ad arricchire la vita culturale e
sociale della comunità creando occasioni di incontro e aggregazione.” Un associazione aperta ai borgaresi ma anche
a chi ne condivida gli obiettivi. Riscoperta della memoria , del passato anche
per il nome scelto “ La Roa” cioè la ruota in onore di un personaggio
semisconosciuto ai più . Costantino Vianzone. Chi era Vianzone? Il costruttore del
“bicicletto” . Il signor Costantino aveva infatti bottega a Borgaro ed era un
geniale costruttore e riparatore di carri e carrozze . Morto cent’anni fa nel 1918 proprio per la
sua abilità come ricordano dall’associazione “ all’apparizione dei primi “bicicletti”
nel resto d’Europa e forse,non potendosi permettersi di acquisirne uno, nel
1884 decise di costruirselo. Creò così il primo “bicicletto” di ideazione e
costruzione italiana. Dopo la morte di Costantino, tuttora sepolto nel vecchio
ossario del cimitero borgarese, i suoi figli fondarono la ditta “Fratelli
Vianzone” il cui articolo trainante rimase però il cerchione della bicicletta
prima in legno e poi in alluminio” . Quel “bicicletto” è ora esposto a Novi
Ligure al “Museo dei Campionissimi” . Gloria locale una bella riscoperta che
sicuramente non sarà l’unica e che l’associazione si impegna a far riemergere
dall’oblio. Per contattare “La Roa” si può scrivere alla mail associazionelaroa@gmail.com . (DeVeDa)