Nuova apparecchiatura laser per l'ASL TO4 in dotazione alla Chirurgia di Ivrea-Cuorgnè.
“Le formule alternative alla degenza ordinaria,
day surgery e ambulatory surgery, insieme all’innalzamento del livello
tecnologico delle procedure eseguite e al diffondersi delle tecniche operatorie
mininvasive stanno cambiando gli ospedali. Si riducono le degenze e si
accorciano i tempi per la ripresa delle normali attività da parte delle persone
operate”, spiega il
Direttore Generale dell’ASL TO4, Lorenzo
Ardissone, e aggiunge: “Da parte
nostra perseguiamo costantemente questi obiettivi e stiamo investendo nella
tecnologia per la diagnostica e per le procedure chirurgiche”.
La
tecnologia laser per il trattamento delle varici degli arti inferiori è
praticata dalla Chirurgia di Ivrea-Cuorgnè già da diverso tempo, ma ora è stato acquisito
un nuovo laser a 1470 nm per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica. Il
nuovo laser utilizza potenze di emissione più basse, ma molto più efficaci
perché agisce sulla completa circonferenza del vaso venoso varicoso da
trattare. Questa tecnica permette di operare le varici senza incisioni cutanee,
senza “sfilare” le vene malate, ma occludendole con un doppio raggio laser
emesso tramite una sonda inserita nel loro interno. In questo modo si riduce l’invasività
dell’intervento, che può essere eseguito in anestesia locale, con una durata
media di circa 30 minuti e con eccellenti risultati funzionali ed estetici Il
decorso post-operatorio è più leggero e la persona operata può rapidamente
riprendere la sua usuale vita di relazione. Questi interventi sono ormai routinariamente
eseguiti presso la Day Surgery di Cuorgnè dall’équipe del dottor Lodovico
Rosato, Direttore della Chirurgia di Ivrea-Cuorgnè, anche grazie all’esperienza
maturata in ambito chirurgico flebologico in particolare dal dottor Giorgio
Morozzo.
L’acquisizione
della nuova apparecchiatura laser ha consentito di estenderne l’uso anche alla
chirurgia mininvasiva delle fistole perianali. Questa procedura consente,
infatti, di trattare efficacemente le fistole senza danneggiare la muscolatura
sfinterica. Tecnicamente si collega al laser una specifica fibra ottica
flessibile in grado di diffondere radialmente a 360 gradi la sua l’energia. Si
introduce la fibra nel tragitto fistoloso e, poi, la si ritira lentamente,
percorrendo tutto il canale. L’energia laser emessa radialmente viene assorbita
selettivamente dalle molecole di acqua presenti nei tessuti della fistola,
promuovendo la denaturazione del tessuto e la sua successiva chiusura. La
limitata penetrazione dell’energia ai tessuti circostanti fa sì che non siano
danneggiati i muscoli sfinterici (muscoli della continenza). La controllata e
progressiva denaturazione dei tessuti del tragitto e il collabimento delle
pareti della fistola promuovono il rapido processo di guarigione, senza
lasciare cicatrici da rimarginare e con netta riduzione della sintomatologia
dolorosa rispetto al trattamento tradizionale. Anche questa tecnica chirurgica
è eseguita in regime di Day Surgery a Cuorgnè dall’équipe della Chirurgia di
Ivrea-Cuorgnè e, in particolare, dai dottori
Antonio Bergantino e Luca Panier Suffat.