E’ ormai un mix
collaudato nel tempo, quello che ogni anno porta i volontari e le volontarie
del Comitato per la Festa di Sant’Anna a raggiungere e superare i successi
degli anni precedenti. Segreti non c’è ne sono. E qual’ora ve ne fossero non
vengono divulgati. Certamente la location unica per ospitare una festa, o forse
ormai l’ultima festa presente sul territorio, genuinamente contadina, rende più
che mai suggestiva ogni iniziativa promossa dal Comitato organizzatore. Immersa
nella campagna casellese, ma ai confini di Leinì, il piccolo borgo di Sant’Anna,
grazie anche alla sua festa estiva, ha saputo nel tempo ritagliarsi una
porzione sempre più ampia di partecipazione popolare. Del resto bastava presentarsi
una qualunque delle serate in cui si è svolta la festa patronale, per
accorgersi delle file interminabili per accedere allo stand gastronomico. Neppure
la pioggia, l’afa ed i temporali estivi, hanno mosso la determinazione dei
partecipanti alle serate. Al punto tale che, a più voci, si è levata la
richiesta di aumentare i cinque canonici giorni della patronale, per soddisfare
le richieste di tutti. “Noi non possiamo che essere lusingati da questa
richiesta – spiega Silvio Macario Ban del Comitato Sant’Anna – ma credo che
molto difficilmente potrà essere esaudita. Per il semplice motivo che la nostra
festa vuole mantenere le caratteristiche di una festa contadina: buon cibo,
genuino, cucinato al momento. Non abbiamo intenzione di sposare ritmi industriali,
dove magari per soddisfare la quantità, si peggiora in qualità. Certo ci sono
stati momenti, nelle serate, dove l’attesa in coda ha superato le due ore, con
centinaia di persone in fila. Ecco noi vorremmo ringraziarli, per la loro
pazienza e per la loro grande disponibilità”. Insomma formula vincente non si
cambia. Ormai sant’Anna nel cuore e
nella mente di tante persone è la festa agricola per eccellenza. Il clima è
cordiale. Il cibo genuino. I volontari grandi, giovani e piccini, sempre
entusiasti, ma quello che più conta, conclude Macario Ban “E’ quel senso di
comunità, quello stare insieme fra le persone, che a noi rende felici,
nonostante la grande fatica e l’impegno intrapreso”. Fatica ed impegno, la
formula che ha contribuito al successo della festa della borgata Sant’Anna di
Caselle.
Davide
Aimonetto