Si è svolto oggi presso l’assessorato al Lavoro della Regione un incontro di aggiornamento sulla situazione della Comital-Lamalu, dopo il fallimento, dichiarato dal tribunale di Ivrea, di entrambe le società.
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L'assessora Pentenero con uno dei curatori fallimentari |
I curatori fallimentari delle due aziende hanno spiegato di essere impegnati a ricomporre i fattori della produzione, in modo da poter arrivare, presumibilmente nel mese di settembre, con un bando di gara congiunto, che tenga insieme le aziende Comital, Lamalu, gli immobili e gli impianti.
E’ stata inoltre confermata la presenza di soggetti potenzialmente interessati a rilevare il sito industriale ed escluso che il recente acquisto del gruppo Cuki da parte della multinazionale tedesca Melitta possa avere ripercussioni sul bando di gara.
“I curatori e la Regione – spiega l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero – sono impegnati per accelerare il più possibile i tempi della procedura di vendita e fare in modo che i lavoratori siano costantemente aggiornati sull’evoluzione della situazione. Un nuovo incontro si terrà entro la fine del mese di luglio”.
"Quello
di Volpiano è un caso davvero emblematico, e anche paradossale, nel momento in
cui si parla tanto di aziende italiane - commenta il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono - che finiscono in mani straniere: prima
la Cuki cede ai francesi due rami d'azienda (Comital e Lamalù) che nel giro
di 3 anni falliscono, e subito dopo è notizia di due giorni fa, la
stessa Cuki passa ad un gruppo tedesco".
Aggiunge Julia Vermena, responsabile della Comital per la Fiom-Cgil
torinese: "Siamo convinti che Comital vada venduta, nel
frattempo è necessario tutelare i lavoratori, che non possono stare per più di
quattro mesi senza stipendio e senza ammortizzatori sociali".