La grande beffa. Un anno fa avevano lottato contro i colleghi della Comital per poter entrare nella loro azienda, convinti che la sorte toccata ai loro colleghi non li avrebbe sfiorati. Oggi la Uilm di Torino rende noto che il 5 luglio il Tribunale di Ivrea ha dichiarato il fallimento anche della Lamalu di Volpiano, fonderia di alluminio che fa capo alla stessa proprietà di Comital (il gruppo francese AEDI) e che opera a monte del processo produttivo della consorella. L’azienda, che occupa 40 lavoratori, viene dunque a trovarsi nella medesima situazione della Comital, dichiarata fallita lo scorso 19 giugno.
"Si tratta di un altro duro colpo sul piano occupazione per un territorio già fortemente penalizzato dalla crisi - dicono Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, e Ciro Di Dato, responsabile Lamalu per la Uilm -. Avevamo richiamato l’attenzione su questa azienda quando eravamo venuti a conoscenza della volontà della proprietà di dichiarare il fallimento della Comital. A rimetterci sono come sempre i lavoratori, che si trovano senza la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà, già attivati nei mesi scorsi, e con l’unica prospettiva di essere licenziati pur passando attraverso la Naspi. A queste multinazionali purtroppo è ancora consentito restare in Italia a loro piacimento per poi abbandonare il Paese lasciando sul lastrico i lavoratori e le loro famiglie. Proveremo a verificare se questo fallimento in realtà non nasconda una delocalizzazione della produzione in altri impianti produttivi”.