![]() |
Pasquale Cavaliere |
Non esiste separazione definitiva finché esiste
il ricordo. Il
ricordo di un uomo, scomparso ormai 19 anni fa, ma il cui amore vero e concreto
per l’ambiente e per la giustizia è rimasto impresso in tutti coloro che hanno
avuto la fortuna di conoscerlo. Pasquale Cavaliere, che oggi avrebbe 60 anni,
era un politico speciale, anomalo. Un politico al servizio della gente, un
punto di riferimento per gli ambientalisti e non solo, sempre pronto a correre,
anche tra i suoi mille impegni laddove era richiesta la sua attenzione. Memorabili
sono state le sue battaglie per l’IPCA di Ciriè, la Eternit, l’Ecolinea di
Leini, la fame in Africa, contro gli sprechi della politica e la politica del
malaffare.
Secondo di 9 fratelli, arriva a Ciriè da piccolo insieme alla sua
famiglia. Nel 1975 aderisce a Democrazia Proletaria e proprio a Ciriè
organizza iniziative e fonda alcune pubblicazioni di controinformazione come
Cheffare, L'altra Ciriè. Il suo amore e rispetto per l’ambiente è troppo forte
e nel 1989 è tra i fondatori dei Verdi Arcobaleno. Prima consigliere comunale
di Ciriè, viene poi eletto in Provincia, nel 1995 diventa anche consigliere
regionale e nel 1999 entra anche nella segreteria nazionale dei Verdi. Muore a
Cordoba in Argentina il 6 agosto 1999, si dice suicida, lasciando un vuoto
incolmabile. Una tesi che non ha mai convinto: nel paese sud americano
Cavaliere aveva certo numerosi nemici per essersi occupato in passato del
problema dei Desaparecidos del
regime dei colonnelli. Alla sua memoria, a Ciriè, gli è stata dedicata la piazzetta
adiacente all'antica torre di San Rocco e a lui è anche stato intitolato
l'Ecoistituto del Piemonte. Pasquale rimane vivo nella memoria di chi ha avuto
la fortuna e l’onore di conoscerlo. Di chi ha potuto sperimentare la sua
schiettezza, la sua etica politica, il suo amore per l’ambiente, il suo saper
ascoltare la gente con la pazienza e l’impegno di chi i problemi vuole risolverli.
Ciao Pasquale