A cento anni di
distanza dalla fine della prima guerra mondiale, anche l’amministrazione
comunale di Mappano, guidata dal sindaco Francesco Grassi, accanto ad un folto
gruppo di esponenti della giunta, ha voluto ricordare con una cerimonia
commemorativa, davanti al Monumento dei Caduti di tutte le guerre, la
conclusione di quell’immane conflitto. Domenica 4 novembre, al termine della
funzione religiosa celebrata dal parroco don Pierantonio Garbiglia, cittadini,
amministratori, esponenti di associazioni locali e d’arma, tra i quali le
sezioni dei Carabinieri in congedo di Caselle e Leinì, accanto ad una
delegazione di alpini mappanesi, si sono ritrovati nell’area antistante al
monumento di via Generale dalla Chiesa, il diacono Matteo Suozzo ha benedetto
la corona d’allora che è poi stata depositata ai piedi del monumento, voluto
molti anni fa, dall’allora capogruppo degli Alpini Ettore Baratta, con la
fattiva collaborazione di tutti i mappanesi. Cittadini che anche in questa
occasione particolare, hanno voluto ricordare i caduti mappanesi di tutte le
guerre, ma soprattutto quelli scomparsi in quell’immane carneficina che fu la
Grande Guerra del 1915-1918. Toccanti le parole del primo cittadino, il
professor Francesco Grassi “La guerra può solo generare altra morte e
disperazione. Solo con il dialogo, il confronto e la pace, è possibile
sviluppare un contesto internazionale in cui le armi possano tacere, per sempre”.