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Così diventerà la palazzina Siva |
In quella palazina gialla in stile Liberty, Primo Levi, sopravvissuto al campo di sterminio, ci lavorò come chimico e direttore di stabilimento, per 23 anni. In quella palazzina nacquero
le pagine de "La chiave a stella" con cui si aggiudicò il prestigioso premio Strega nel 1979. A cento anni dalla sua nascita e in occasione del giorno della Memoria, il 27 gennaio, la palazzina SIVA, la storica fabbrica di vernici, a Settimo in via Leini, dove Primo Levi ha lavorato, riaprirà straordinariamente i battenti per ospitare una giornata di eventi, mostre e proiezioni dedicate proprio a Primo Levi nella sua duplice veste di “testimone” dell’Olocausto e di Chimico. Nei due piani della palazzina troveranno spazio a partire dalle16: un filmato con materiale d'epoca e inedito, articolato in quattro momenti, ispirati al percorso di Levi tra il dicembre 1943 e il gennaio 1944; filmati di repertorio che raccontano Primo Levi in viaggio verso Auschwitz; una mostra fotografica su Auschwitz-Birkenau con foto fatte da studenti nel corso di un viaggio di istruzione; quattro postazioni di realtà virtuale dove, utilizzando dei visori, sarà possibile effettuare un tour virtuale del museo di Auschwitz-Birkenau; una mostra inedita su Levi chimico e di oggetti utilizzati da Levi alla Siva e un'esposizione del progetto futuro della palazzina che la trasformerà in un vero e proprio modernissimo e tecnologico museo della memoria.
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Primo Levi al lavoro |