"Quanto basta" di Paolo Domenico Montaldo (Yowras Editrice) - 192 pagine - 12 Euro
Può un romanzo poliziesco far venire l’acquolina in bocca? La tredicesima indagine del commissario Incantalupo dal titolo “Quanto basta” prende il via in uno dei ristoranti più frequentati della città. Al centro dell'intricata vicenda c'è una preparazione stellata con passaggi infiniti e complicate manovre.
L’autore Paolo Domenico Montaldo è nato proprio in questa misteriosa città, ma nella sua serie di romanzi non la nomina mai anche se la descrive molto bene menzionando strade, palazzi, edifici, monumenti e quartieri. È sufficiente però dare un’occhiata alle copertine delle indagini per scoprire quale sia.
Il protagonista delle indagini è Armando Incantalupo che ha chiesto di essere trasferito in un piccolo commissariato di periferia (per stare tranquillo) e che, oltre a trovare l'amore negli occhi viola di Marianna Morando, sua collega, deve affrontare con il suo fido vice Santini casi per nulla facili da risolvere.
Quanto basta
Fumo, fuoco e fiamme, scintillio di metalli, clangore di lame d’acciaio, concitate grida di incitamento e disperazione. La brigata avanza inesorabile verso la missione che ogni giorno deve compiere: soddisfare orde di clienti affamati.
Nel silenzio mattutino, la cucina di uno dei ristoranti più frequentati della città nasconde l’orrore di un delitto insolito e crudele. In una variopinta girandola di interrogatori, e con l’aiuto di una squadra al meglio delle sue capacità, il commissario Incantalupo ascolta le storie massime e minime di persone che sono allo stesso tempo alleati e avversari. Storie di aspirazioni deluse, progetti irrealizzabili, parentele taciute e relazioni clandestine. Una preparazione stellata, del tutto simile all’indagine che Lupo sta conducendo, è il punto di partenza per mettere insieme gli ingredienti e servirli, ancora fumanti, a un nutrito gruppo di sospettati. Il confronto finale rivela verità scomode e oscure da cui spunta un piccolo germoglio di solidità e di fiducia nel futuro.
Il tocco di ironia che caratterizza la scrittura di Paolo Domenico Montaldo permette di alternare i momenti più intensi delle indagini, degli inseguimenti, degli interrogatori a situazioni in cui c’è la necessità di una pausa, magari accanto a una macchinetta del caffè che emette un liquido rovente e dal sapore improbabile.
Nei romanzi di PMontaldo non mancano mai le storie d'amore. Nel corso delle diverse indagini è possibile seguire passo passo quella di Lupo e di Marianna, innamorati e complici, alla ricerca del colpevole e nei loro momenti di vita normale fra una cena dalla suocera e la scelta del luogo in cui andare in vacanza.
I personaggi diventano amici dei lettori
Numerose lettrici e lettori appassionati delle indagini del commissario Incantalupo hanno sottolineato il piacere di ritrovare, in ogni nuovo caso, i protagonisti e i componenti della squadra, come se fossero diventati degli amici con i quali ci si incontra sempre volentieri.