Amministratore locale, sportivo, primo direttore del coro Baita Caviet a Leini ha lasciato un'eredità umana e culturale
Sabato scorso Leinì ha reso omaggio alla figura di Battista Depaoli, ma che per tutti era semplicemente il “Maestro Battistino”, scegliendo di intitolargli una via: quella che porta alla scuola media Carlo Casalegno fino alla Cittadella dello sport.
Un personaggio indimenticabile, Battistino, non solo per Leinì, ma per le tante persone che nel tempo hanno avuto modo di conoscerlo ed apprezzare le sue molteplici qualità umane unite a quelle culturali e sportive. Classe
1920, scomparso all’età di 89 anni, diplomato magistrale nel Collegio dei Padri Giuseppini del Murialdo, il titolo di “Maestro”, Battistino se lo guadagnò anche e soprattutto insegnando nelle scuole elementari di Settimo, Volpiano e Leinì. Figura poliedrica: sportivo, alpinista, fu tra i fondatori del Cai di Leinì, primo maestro del Coro Ana Baita Caviet, amministratore locale, catechista e amante della musica e del bel canto, fu direttore del Coro della Chiesa della Santissima Addolorata ai Tedeschi.
Per ricordare questo personaggio, ancora oggi molto amato dai suoi concittadini, sabato scorso l’amministrazione comunale ha voluto intitolargli non solo una via, ma dedicarli anche una targa commemorativa. Nei pressi di un luogo non casuale per la storia del Maestro: l’ingresso della scuola media Casalegno, nei pressi della Cittadella dello Sport. La zona più adatta per lui che ha sempre messo al primo posto l’amore per l’insegnamento e per le attività
sportive: fu presidente per oltre vent’anni dell’Associazione Sportiva Leinicese.
«L’individuazione di questa strada – ha sottolineato il sindaco Renato Pittalis – è perfetta per l’intitolazione al maestro Deapaoli. Siamo sicuri che sarebbe stata molto gradita anche a lui, poiché via d’acceso ad un istituto scolastico e ad un’area sportiva. Aspetti che hanno rappresentato molto nella vita del maestro: la cultura e lo sport. Non appena avremo terminato la ristrutturazione del castello quel sito sarà riqualificato per accogliere progetti ed iniziative anche storiche della nostra città, penseremo anche ad attività e proposte in memoria dei nostri concittadini più illustri, ed un posto di rilievo spetterà sicuramente al maestro Depaoli».
Dopo lo scoprimento della targa, da parte dei due figli: Livio e Flavio Depaoli, i quali hanno voluto ringraziare l’Aministrazione comunale, in particolare l’assessora Carmela Masi ed il consigliere delegato Stefania Stievano, che hanno seguito in prima persone tutte le varie fasi che hanno preceduto a livello burocratico ed amministrativo, lo scoprimento della targa e l’intitolazione della via.
A seguire la benedizione del parroco don Riccardo Robella, che si è soffermato sulle qualità umane e culturali di Battistino.
Di fronte a numerose associazioni, molte delle quali da lui fondate o dirette, ai suoi famigliari, Pittalis ha voluto riflettere, in particolare sul carisma murialdino di Depaoli, espresso nell’arco del tempo, in tanto forme e modi, sempre intesi come servizio per la comunità
«Fu l’infaticabile animatore di tante attività ed iniziative – ha ricordato il sindaco – dove al centro di tutto c’era l’amore per la sua comunità, che ha contribuito a farla crescere e migliorare. Un esempio per tutti».
Grande commozione fra i presenti ha suscitato l’intervento dell’ex direttrice dell’Anna Frank Angela Ricco Pitta, che ha ripercorso i momenti più significativi che l’hanno legata da grande amicizia ed affetto al maestro Battistino, infaticabile promotore di tante iniziative a livello pedagogico e culturale, che hanno sempre avuto al centro la scuola leinicese. Anche per questo, oltre al suo lungo impegno amministrativo, ricoprendo diversi incarichi, tra cui quello di assessore e vicesindaco della città, nel 1991 fu insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
