Sab, 27 Apr, 2024

Il Parco dei 5 laghi di Ivrea è realtà, ma Coldiretti non esita a definirlo «un feticcio senza un’idea di sviluppo sostenibile»

Il Parco dei 5 laghi di Ivrea è realtà, ma Coldiretti non esita a definirlo «un feticcio senza un’idea di sviluppo sostenibile»

Esultano i consiglieri regionali e il vicesindaco metropolitano, ma non la più grande organizzazione agricola italiana

Nell’ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte, prima della sospensione dei lavori per il rinnovo elettorale, è stata approvata la legge regionale che istituisce ufficialmente il Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea, compreso tra i laghi Nero e Pistono, Campagna, San Michele e Sirio e riguarda i Comuni di Ivrea, Montalto Dora, Borgofranco d’Ivrea, Cascinette d’Ivrea e Chiaverano.

«Il Parco Naturale dei Cinque Laghi di Ivrea è realtà, ora  serve un tavolo per lo sviluppo turistico, economico e il contenimento della fauna selvatica - commenta il consigliere regionale eporediese, Andrea Cane (Lega Salvini) - Per arrivare a questo risultato abbiamo concluso un percorso lungo ed articolato, che ha visto tavoli con tutti gli interlocutori coinvolti ma, recentemente, la Coldiretti della provincia di Torino aveva manifestato riserve riguardo all'istituzione del parco, sottolineando l'importanza della sostenibilità e della compatibilità tra sviluppo economico locale e preservazione dell'ambiente. In questi mesi ho raccolto le diverse istanze riguardo alla gestione del futuro parco per verificare le adeguate risorse finanziarie e umane per gestire efficacemente il nuovo organismo».

E aggiunge «il timore di un possibile deficit di controlli relativi al rispetto delle normative da parte degli utenti del parco insieme alla necessità di promuovere il turismo, valorizzare i prodotti locali, sostenere le aziende agricole e migliorare le strutture di accoglienza turistica, dovranno chiaramente trovare risposte concrete e proattive. Proporrò strategie per garantire un accesso adeguato al parco, inclusi parcheggi esterni con navette elettriche, il piano comprenderà iniziative, eventi, una strategia di comunicazione e il supporto alle micro e piccole imprese, coinvolgendo la Città Metropolitana, gli Enti locali e le Associazioni interessate nel territorio del futuro Parco dei 5 Laghi di Ivrea con lo scopo di conciliare la conservazione dell'ambiente con lo sviluppo economico e sociale della regione».

Soddisfatto anche il consigliere PD Alberto Avetta, ma con qualche distinguo «l’approvazione della legge istitutiva del Parco naturale dei cinque laghi di Ivrea è un risultato importante per Ivrea e l’eporediese che vede così concretizzarsi un progetto atteso da tempo. Nonostante la sciatteria delle destre (le cui divisioni si sono rivelate con tutta la loro forza!), grazie al contributo responsabile del Pd e delle opposizioni è stato varato un testo in grado di garantire un equilibrio tra l’esigenza della tutela naturalistica e quella altrettanto importante della fruibilità, aperta e sostenibile, di un’area di straordinaria bellezza e con grandi potenzialità dal punto di vista turistico. Una legge che ha avuto una gestazione lunga e complicata ma, grazie alla nostra perseveranza, alla fine siamo riusciti ad imporre la cosa giusta. Un risultato che premia chi ci ha sempre creduto, a cominciare dal sindaco di Ivrea Matteo Chiantore e dal sindaco di Cascinette Davide Guarino con tutti gli amministratori locali, oltre alle tante associazioni ed ai cittadini».

Esulta anche la Città metropolitana «si è trattato di un percorso lungo, che Città metropolitana di Torino ha seguito con particolare impegno ed attenzione alla luce delle competenze che il nostro Ente esercita - dice il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - ed ora siamo pronti per concordare con tutti gli Enti inetressati i passi necessari per far decollare dal 1 giugno il nuovo Parco, come previsto dal normativa regionale, intensificando l’interlocuzione ed il confronto con i sindaci del territorio interessati, le realtà associative, la popolazione».

Non tutti però la pensano allo stesso modo. Coldiretti Torino stigmatizza il blitz da parte di un gruppo di consiglieri che ha portato una maggioranza risicata del Consiglio regionale ad approvarne l’istituzione  del Parco dei 5 Laghi di Ivre definendola «una forzatura portata a segno per motivi puramente elettorali e senza guardare al bene comune».

Coldiretti Torino, a tale proposito, ricorda che l’approvazione di questo “parco feticcio” arriva senza che sia mai stato portato all’attenzione dei Comuni e delle categorie economiche quel piano di sviluppo economico proposto due anni dal vicepresidente della Giunta regionale come base per una trattativa sul Parco.

«Una promessa inattuata –  commenta il presidente Bruno Mecca Cici – . Una scelta grave contro l’agricoltura canavesana, antistorica che guarda a un modello di protezione vecchio, del secolo scorso, quando, del resto, è nata l’idea di questo nuovo parco. Una bandiera piantata senza che in questi anni non si sia fatto nulla per lo sviluppo compatibile del nostro territorio».

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