Sab, 27 Apr, 2024

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. In Italia dati allarmanti: ne è vittima il 26,9% degli studenti

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. In Italia dati allarmanti: ne è vittima il 26,9% degli studenti

E' quanto risulta dall'ultimo monitoraggio effettuato dalla Piattaforma Elisa

Sono allarmanti i dati che emergono dalla rilevazione della Piattaforma Elisa - lo strumento voluto dal MIUR in seguito allentrata in vigore della legge 27/10/2017 per intervenire efficaciemente sul tema del cyberbullismo e del bullismo attraverso la formazione E-Learning e il monitoraggio - da cui risulta che il 26,9% degli studenti è stato vittima di bullismo, quel comportamento aggressivo ripetitivo perpetrati da una o più persone nei confronti di una ragazzo/a incapace di difendersi.

 Oggi 7 febbraio ricorre in 100 nazioni di tutto il mondo, la Giornata contro il bullismo e, ieri 6 febbraio, invece, è stato il Safer Internet Day (SID), la giornata mondiale per la sicurezza in Rete.

Dai dati diffusi a dicembre dalla Piattaforma Elisa sul monitoraggio, effettuato nel periodo maggio-giugno 2023 che ha coinvolto 185.063 studenti e 44.070 docenti è risultato , infatti, che il 26,9% degli studenti (21,5% in modo occasionale e 5,4% in modo sistematico) è stato vittima di bullismo nei 2-3 mesi precedenti alla rilevazione, mentre il 17,5% dei partecipanti ha dichiarato di aver preso parte attivamente a episodi di bullismo (14,7% in modo occasionale e 2,8% in modo sistematico). L’8% degli studenti (6,5% in modo occasionale e 1,5% in modo sistematico) ha dichiarato di essere stato vittima di cyberbullismo, mentre il 7,2% (5,8% in modo occasionale e 1,4% in modo sistematico) ha riportato di aver preso parte attivamente a episodi di cyberbullismo.

I dati evidenziano anche la diversa percezione del fenomeno tra studenti e docenti (Fonte: Orizzonte Scuola): gli insegnanti stimano che sia coinvolto nei fenomeni circa il 6% degli studenti, un dato lontano da quello riportato dai ragazzi. Sembra che solo gli episodi più gravi e sistematici arrivino all’attenzione dei docenti, mentre quelli meno gravi, ma non per questo senza conseguenze, rimangano sommersi.

Come si combatte il bullismo?

Poichè il bullo agisce in modo violento per mascherare le proprie debolezze e farsi accettare ed ammirare dagli altri, la mossa vincente è quella di isolarlo e ignorarlo. Il secondo step è dare supporto alla vittima di bullismo, non lasciandolo mai solo e se i comportamenti violenti e persecutori nei suoi confronti non cessano, è necessario chiedere aiuto agli adulti (insegnanti e genitori).

Giornate come quella di oggi, servono ai ragazzi, ma anche a famiglie e docenti per sensibilizzarli sul fenomeno, ma anche per conoscere gli strumenti per contrastarlo. Sono tante, fin dal 2016 le associazioni che si occupano di formazione e contrasto. Ne citiamo una per tutte "Bullismo? No grazie"  che negli ultimi due anni ha coinvolto 50mila studenti e 20mila genitori e che anche quest’anno insieme alla Uisp comitato Ciriè Settimo Chivasso e con la collaborazione degli studenti e studentesse dell’Istituto Comprensivo di Borgaro, gli atleti del Borgonuovo Calcio a 5 di Settimo Torinese e dell’associazione Hockey Breganze (VI), ha realizzato il calendario contro il bullismo

La Piattaforma Elisa

Nasce da una collaborazione tra il MI-Direzione generale per lo studente, l'inclusione e l'orientamento scolastico e il Dipartimento di Formazione, Intercultura, Lingue, Letterature e Psicologia dell'Università di Firenze. Il monitoraggio online si rivolge a tutte le scuole del territorio nazionale e permette tramite questionari anonimi, di valutare su larga scala il fenomeno, offrendo alle singole scuole un report personalizzato che potrà permettere di avere una fotografia del proprio istituto rispetto all'andamento di bullismo e cyberbullismo e mettere in atto azioni concrete per contrastarlo.

«È facile diventare la preda di un bullo, bastano un paio di occhiali, oppure l'apparecchio ai denti, qualche chilo in più, o dichiararsi gay o lesbica. Dico sempre che nasciamo liberi e senza pregiudizi fino all'età della pubertà. Poi, per il resto della nostra vita, cerchiamo di curare le ferite che ci siamo procurati in quel periodo» cit. Conchita Wurst, cantante e icona del movimento per diritti LGBT.

 

 

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