Da lunedì 6 maggio ci saranno otto collegamenti in più (quattro andate e quattro ritorni) delle linee SFM4 Alba-Torino e SFM7 Fossano-Torino che proseguiranno fino a Ciriè, nella fascia oraria mattutina tra le 10 e le 12, servendo tra le fermate intermedie anche quella di Torino Aeroporto di Caselle. Il sabato e la domenica sono sei treni in più nella stessa fascia oraria.
Il Regionale di Trenitalia d’intesa con Regione Piemonte e Agenzia per la Mobilità, intensifica ulteriormente i collegamenti quotidiani tra la città, l’aeroporto di Torino Caselle e le Valli di Lanzo, arrivando a 66 collegamenti al giorno in treno.
Le linee del SFM4 (tra Alba e Ciriè) e SMF7 (tra Fossano e Ciriè) proseguono il percorso verso l’aeroporto di Torino, con fermate in tutte le principali stazioni ferroviarie del nodo di Torino (Torino Lingotto, Torino Porta Susa, Torino Rebaudengo Fossata e Torino Grosseto), di Venaria Reale Rigola Stadio, utile per raggiungere comodamente l’Allianz Stadium, e Venaria Reale Reggia, la fermata per visitare il sito Patrimonio dell’Umanità.
I canali di acquisto di Trenitalia sono aggiornati ed è possibile trovare informazioni di dettaglio su www.trenitalia.com
“Dal virtuale al Reale: costruire nell'era digitale un'idea sana di sé, tra fitness, alimentazione e social media"è il titolo e il tema dell'incontro organizzato dal Lions Club Caselle Airport, con il patrocinio del Comune e di Città metropolitana, nell'ambito del ciclo e delle tavole rotonde della rassegna "Iperconnessi", venerdì 10 maggio alle 20,30 in Sala Cervi (via Mazzini).
All'incontro che si propone come obiettivo principale di informare ed educere il pubblico su come distinguere il mondo reale da quello virtuale che sempre più influenza la nostra quotidianità grazie alle nuove tecnologie "indossabili" - smartwatch e app di fitness - che ci permettono di monitorare la nostra attività fisica, intervengono: Luca Alberigo, imprenditore, autore, docente e formatore "Social Warning - Movimento Etico Digitale"; Alice Di Nunzio, psicologa, psicoterapeuta e co-fondatrice del centro multidisciplinare "La Ginestra" di Caselle; Mattia Contin, istruttore FITRI e fitness funzionale, fondatore del Performance Lab e dello SPAM Fitness Club; Emanuele Triberti, biologo nutrizionista.
«I dispositivi indossabili ci permettono di seguire i progressi in tempo reale e di stabilire obiettivi personalizzati - spiegano gli organizzatori -. È importante, però, non lasciare che questi numeri definiscano completamente il nostro senso di progresso e benessere, mantenendo un approccio equilibrato all'attività fisica. Parallelamente, l'accesso facilitato a informazioni su diete e salute alimentare online può essere benefico, ma anche confondere. La sovrabbondanza di dati disponibili può portare a decisioni dietetiche poco informate o estreme. Sviluppare un senso critico nell'interpretazione di queste informazioni e scegliere fonti affidabili, magari con il supporto di professionisti, è fondamentale per navigare efficacemente tra le numerose opzioni disponibili».
Perchè anche la continua esposizione ad immagini idealizzate può impattare negativamente sulla nostra autostima«è quindi essenziale educare i giovani (e non solo i giovani) a un uso consapevole e critico dei social media, insegnando loro che il valore personale non è misurato dalle approvazioni online ma deve essere fondato su autenticità e rispetto di sé».
Imparare ad utilizzare in modo consapevole gli strumenti che la tecnologia fornisce anche per allenamento e attività fisica è l'obiettivo fondamentale della serata aperta a tutti e ad ingresso libero.
Gioia e palpabile emozione. Ma anche profonda amarezza e cocente delusione. Questi sono stati i sentimenti alternanti che hanno accompagnato i mappanesi sabato scorso 4 maggio, durante il passaggio del Giro d'Italia lungo il tratto del Comune di Mappano. E volutamente sottolineiamo Comune, perché Rai 2, durante la diretta, fra il grande stupore dei mappanesi che seguivano la trasmissione, hanno visto ancora una volta, declassato il proprio Comune a frazione di Caselle Torinese, sia nei titoli in sovraimpressione che durante la diretta stessa. Nonostante fosse ben visibile, dall’alto, all’ingresso del parco Unione Europea, la frase “Mappano saluta il Giro”.
Insomma una gaffe che ha fatto imbestialire non pochi mappanesi, che hanno riversato le loro proteste in tutti i canali social. Non solo. L’assessore Massimo Tornabene, non ha esitato a scrivere immediatamente un post a Rai2, evidenziando il clamoroso errore «Con rammarico vi segnaliamo che durante la diretta del Giro d’Italia avete indicato nella vostra grafica il Comune di Mappano, come “frazione” di Caselle Torinese. In realtà Mappano è un Comune autonomo dal 2013. E dal 2017 ha pure una propria Amministrazione. Avremmo gradito una maggiore attenzione, anche visto l’accoglienza che la nostra comunità ha riservato alla prima tappa del Giro d’Italia».
A tutt’oggi nessuna risposta di chiarimento o scuse per la gaffe, è pervenuta dalla seconda rete della Rai. Questo imbarazzante episodio, non ha comunque scalfito l’entusiasmo e la partecipazione dei mappanesi che, fin dalle prime ore di sabato mattina si sono assiepati lungo strada Cuorgnè per assistere al passaggio del Giro.
Allertati al massimo livello tutti i volontari, dal Comitato per i Servizi all’associazione Arcobaleno, che hanno svolto con impegno e passione non solo il monitoraggio e vigilanza del territorio, ma si sono occupati della bonifica, ripristino e cura di ampie zone verdi, attigue al percorso ciclistico. Consentendone così la massima fruizione da parte di tutti.
Encomiabile lo sforzo della Polizia locale mappanese coordinata dal Comandante Paolo Bisco, e dei volontari della Croce Rossa, accanto ai volontari della Pro Loco di Laura Moletto che hanno allestito un punto di ristoro nei pressi del Parco Unione Europea. Suggestiva l’iniziativa dei Commercianti mappanesi guidati da Mauro Prina, la cui stragrande maggioranza ha aderito all’appello dell’associazione “Viviamo Mappano” che invitava i commercianti con attività e vetrine lungo il percorso, ad allestire delle vetrine a tema dedicate al Giro d’Italia, accanto a momenti di aggregazione gastronomica molto apprezzati dai mappanesi.
Ma se i grandi protagonisti sono stati i ciclisti in gara, anche il calore e la partecipazione di tanti mappanesi, ha fatto da cornice alla manifestazione sportiva. Diversi passi carrai sono stati allestiti con omaggi al Giro ed alla sua storia. Tifosi granata hanno accolto il passaggio del Giro d’Italia con le bandiere della propria squadra del cuore e un pensiero ai caduti di Superga.
Insomma una giornata da incorniciare nel ricordo di molti. Peccato solo la gaffe di Rai2. Quasi una piccola nuvola scura che per un attimo si è stagliata nello splendido cielo assolato di sabato scorso.
Come tradizione impone, torna a Caselle, la tradizionale Fiera dei Rastei e d 'le caplinedomenica 5 maggio nel centro storico cittadino. Per tutta la giornata la città sarà animata dalla presenza di bancarelle, produttori, hobbisti, mostre a cura delle associazioni locali, area food in via Guibert a cura della pro Loco e Luna Park al Prato della Fiera.
Da domani, venerdì 3 maggio (con proseguimento anche sabato 4 e domenica 5 e lunedì 6 maggio) il Laboratorio di Pittura dell'Unitre organizza una mostra nella chiesa dei Battuti (piazza Boschiassi) in collaborazione con i volontari della Confraternita dei Battuti e la Parrocchia. Inaugurazione sabato 4 alle 10,30. Orati di visita: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Domenica 12 maggio dalle 10 alle 18 in piazza don Amerano, i volontari della Croce Rossa italiana - comitato di Mappano festeggiano i 160 anni di fondazione della più grande organizzazione umanitaria del mondo sempre pronta a correre in soccorso e in aiuto di chi ne ha bisogno.
È il 1864 l’anno in cui nasce ufficialmente la Croce Rossa Italiana anche se il punto di partenza di questa straordinaria organizzazione, risale al 1859 durante la 2° Guerra di Indipendenza italiana. E' la battaglia di Solferino, una delle più cruente del XIX secolo - 300mila soldati impiegati di tre diversi eserciti (francese, sardo-piemontese e austriaco) - con circa 100mila morti, numerosissimi feriti e dispersi, ad ispirare Jean Henry Dunant, un cittadino svizzero venuto in Italia per incontrare Napoleone III. Dunant rimane così colpito da quella carneficina da scriverne un libretto, lungamente rimaneggiato, dal titolo Un Souvenir de Solferino, poi tradotto in più di 20 lingue.
Da quell’orribile spettacolo nasce in Dunant, come la definì il sociologo Costantino Cipolla «la più grande idea umanitaria e laica apparsa sulla terra, ossia la Croce Rossa, il cui scopo principale è la cura e l’assistenza medica dei feriti sul campo di battaglia» e il cui attuale slogan senza troppe parole o retorica spiega esattamente l'importanza e il valore della Croce Rossa "Ovunque per chiunque".
Il programma della giornata
Si inizia alle 10 con l'Alzabandiera e la lettura dei 7 Principi: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Alle 10,15 apertura della manifestazione con la partecipazione delle figure storiche Henry Dunant e Florence Nightingale; alle 10,30 e alle 15,30 esibizione delle Unità Cinofile di Settimo Torinese; alle 11,30 e alle 15 Mass Training sulle manovre di rianimazione cardio-polmonare; alle 16 cerimonia di chiusura del progetto "Mappano Città Cardioprotetta"; alle 17 consegna delle medaglie del progetto "Il tempo della Gentilezza" come ringraziamento per il supporto e senso di #Umanità dimostrata nel corso della pandemia da Covid 19.
Durante la giornata sono inoltre previste: dimostrazioni di attività della CRI; giochi con la partecipazione di Operatori del Sorriso CRI; attività di prevenzione dedicate alla cittadinanza; presentazione delle nuove attrezzature di Protezione Civile.
E per concludere non solo in bellezza, ma anche in solidarietà e senso di responsabilità verso la ricerca sul cancro sarà anche presente lo stand AIRC con "L'azalea della ricerca", un bel regalo per la festa della mamma e un indispensabile aiuto ai ricercatori.
Una donna di incredibile dolcezza, ma forte e coraggiosa. Determinata e consapevole di ogni parola pronunciata con estrema pacatezza, ma con la risolutezza di chi sa esattamente quello che sta dicendo. E' stata una sopresa a metà, almeno per me, Laura Ephrikian che conoscevo principalmente come attrice degli anni '60, '70 e non solo nei leggeri "Musicarelli". Arrivando da una famiglia amante del teatro avevo potuto ammirarla anche in opere teatrali importanti come "Il mercante di Venezia" o "La Cittadella" di Cronin, lei che era uscita dalla prestigiosa Accademia di Giorgio Strehler.
Non avevo mai letto un suo libro e quando mi sono trovata tra le pagine di "Una famiglia armena" presentato a Borgaro ieri, giovedì 8 maggio al ristorante La Perla (per motivi di campagna elettorale non in una sede istituzionale) ho compreso quanto grande sia questa piccola donna, alla soglia ormai degli 84 anni che compirà a giugno.
Una donna che ha calcato le scene è stata diva in TV, ma non ha mai dimenticato quelle origini armene. Una donna capace di parlare con pacatezza di una terra e di un popolo da sempre sofferente per i soprusi che ha patito e che tuttora patisce e che è stato vittima del genocidio del 1915. Un milione di persone uccise senza un perchè, vittime di quella follia umana di cui il '900 è stato protagonista in prima fila.
La sua di ieri è stata una lezione di storia, carica di emozione, ma anche di profondissima umanità che ha colpito il pubblico presente che non ha potuto far altro se non ascoltare in religioso silenzio quelle parole così profonde, portandosi a casa un peso sul cuore. Perchè pensare alle persecuzioni, come quella che ha subito suo nonno Akop, tra i fortunati che sono riusciti a fuggire da quel inferno per ricominciare una nuova vita in Italia, non ha potuto non riportarci alla mente le immagini che ogni giorno vediamo in TV di barconi carichi di esseri umani che fuggono o almeno tentano di sfuggire ad un tragico destino.
Immagini che come ha voluto evidenziare il sindaco Claudio Gambino, presente con l'assessore Eugenio Bertuol, sono quasi diventate un'abitudine ed evitiamo di chiederci "perchè" e spesso siamo infastititi, quando, peggio, non vorremmo neppure vedere o sapere.
Ed ecco che allora il racconto di Laura, così intenso, non può non colpirci come una coltellata al cuore, ma soprattutto farci riflettere.
Ma questa donna così forte, non si è limitata a raccontare quelle origini di cui è fiera e quel cognome così strano, modificato ai tempi in cui faceva l'attrice e recuperato inseguito con l'orgoglio delle proprie radici, ma ha voluto far partecipe il pubblico anche della "Sua Africa" che non è quella dei safari e dei villaggi turistici. Il suo è il Kenya della povertà estrema, della mancanza di acqua e di bambini che spesso non hanno nulla da mangiare. Ecco che allora la multiforme e poliedrica Laura, attrice e diva in un tempo ormai lontano, si è trasformata in una volontaria che a quei villaggi offre tutto quello che può e da cui, nonostante l'età, non può mai star per troppo tempo lontana.
Tutto questo è molto di più è questa incredibile donna che dopo il successo e il matrimonio con Gianni Morandi ha scelto di occuparsi dei suoi figli, Marianna e Marco, e ancora si reinventata come pittrice, arredatrice, scrittrice e volontaria. Un esempio da seguire e un libro da leggere tutto d'un fiato.
Ecco perchè per me Laura Ephrikian è stata una sopresa a metà: leggendo quelle pagine avevo già capito che mi sarei trovata di fronte ad una persona eccezionale, ma ieri ho scoperto che lo è ancor di più di quanto avrei mai potuto immaginare. Una donna che grazie alle sue opere contribuisce a rendere il mondo un posto migliore.
"Una famiglia armena" con la postfazione di Valter Veltroni (Spazio Cultura Edizioni) sarà presentato domani sera, venerdì 10 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Fondazione Cirko Vertigo, Collettivo Binario Zero, La Barque Acide, Bruta Bruja, Compagnia blucinQue e Magdaclan. Sono le sei compagnie protagoniste della terza edizione del Nice Festival Settimo Torinese, giunto quest’anno alla sua terza edizione e organizzato dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice, in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo, Fondazione Piemonte dal Vivo, al Parco Lama dal 13 al 19 maggio.
Undici spettacoli differenti, due prime nazionali, un tour guidato per le scuole e un laboratorio aperto a tutti condotto da Fondazione UCI:il Nice Festival porterà in scena oltre 40 artisti provenienti da tutto il mondo che si rivolgeranno al pubblico più vasto, quello costituito da bambini, famiglie, esperti del settore, adolescenti e giovani curiosi di conoscere il mondo del circo contemporaneo. E per avvicinare ancora di più il nuovo pubblico, blucinQue Nice ha deciso di aprire gratuitamente le porte alla cittadinanza delle prove di Exit³sabato 11 maggio dalle 15 alle 17,30. Dopo il festival lo chapiteau si fermerà sul territorio di Settimo e sarà possibile assistere alle prove degli artisti dello spettacolo Exit anche nella giornata di lunedì 27 maggio dalle 15 alle 17,30, prima che venga smontato per essere portato a Grugliasco per il festival Sul Filo del Circo.
«La terza edizione del Nice Festival a Settimo Torinese è ricca di novità: una nuova location nel Parco Lama, un nuovo e magico spazio scenico, lo Chapiteau Nice, spettacoli per il gusto di un pubblico a 360 gradi e le attività di creazione e pedagogia aperte al territorio durante le prove dei nostri artisti per svelare quanta creatività e dedizione, quante professionalità e ore di lavoro si nascondano dietro a ogni spettacolo – spiega Paolo Stratta, direttore di produzione del Festival».
Gli spettacoli a Settimo Torinese si terranno sia all’aperto sia sotto lo Chapiteau Nice, novità di quest’anno resa possibile grazie al supporto della Città di Mondovì e che, dopo essere stato a Mondovì, Chieri e Settimo Torinese, circuiterà anche sui territori di Grugliasco, Moncalieri e Torino che, come Settimo, ospiteranno i festival organizzati dal Centro blucinQue Nice.
«La città di Settimo Torinese torna ad abbracciare dopo due edizioni di grande successo il Nice Festival – commenta Fondazione ECM -. E lo farà in una location diversa, lo splendido parco Lama che già ha avuto modo di ospitare ad ottobre uno spettacolo straordinario».
Ogni mattina, nei giorni infrasettimanali, è previsto un doppio appuntamento dedicato alle scuole del territorio: alle10 sarà organizzato il Nice Tour, guidato da Elena Andreasi all’interno Chapiteau Nice, alla scoperta dei suoi segreti, degli attrezzi del mestiere, delle discipline portate in scena dagli artisti e della vita quotidiana degli artisti e dei tecnici. Il tour sarà seguito, alle 10,30, da due spettacoli che si alterneranno dei giorni di programmazione: Nom’indosso di Collettivo Binario Zero - in programma da lunedì 13 a mercoledì 15 maggio - e Bohème Now, nei due differenti cast, Un’opera contorta e Un movimento dell’allegria, con gli artisti dell’Accademia Cirko Vertigo, in programma giovedì 16 e venerdì 17 maggio.
Il festival si apre per il pubblico lunedì 13 maggio con un doppio appuntamento: alle 17 Maria Celeste Funghi e Carla Carnerero Huertas de La Barque Acide emozioneranno con Tira, un’analisi circense della complessa matassa incomprensibile che è l’essere umano al suo interno, ricco di contraddizioni, tanto assurde quanto divertenti. Lo spettacolo sarà portato in scena anche martedì 14 maggio alle 18; alle 20, sia lunedì 13 che martedì 14 maggio, è la volta di Santa & Glitter – Circus & Divinity! della compagnia Bruta Bruja: partendo dal motto “We believe in Miracles”, il duo presenta un mondo nel quale il gioco trionfa sulla vittoria e la magia ha il suo posto.
Il pomeriggio di martedì 14 maggio sarà animato dallo spettacolo Storie sotto la gonna di Fondazione Cirko Vertigo. Protagonisti Lara Quaglia, nei panni di una simpatica racconta storie, e il trampoliere Eduardo Figaro Portillo Reyes. Lo spettacolo, pensato per i più piccoli, sarà in replica anche venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 maggio per tutto il pomeriggio fino a sera.
Mercoledì 15 e giovedì 16 maggio alle 21 lo Chapiteau Nice ospiterà Coppelia Project di Compagnia blucinQue, diretta da Caterina Mochi Sismondi. Bambola meccanica e illusione, corpo fuori asse, appeso e inerme, come una marionetta che cerca il modo di immedesimarsi e allo stesso tempo di liberarsi.
Racconti differenti per dare espressione, con il corpo, la voce e le tecniche circensi, all’emozione e alle storie personali degli artisti del terzo anno dell’Accademia Cirko Vertigo. Exit³, nelle sue declinazioni Siamo uno, Vieni con me e Riflessi silenti, è in programma in prima nazionale venerdì 17 e sabato 18 alle ore 21 e domenica 19 maggio alle 20,30. Ogni serata sarà differente dall’altra e permetterà al pubblico di scoprire le più svariate discipline circensi, unite alla danza, all’acrobatica e al teatro.
Completano il calendario della kermesse due appuntamenti fissati per sabato 18 maggio alle 16 per due ore spazio di sperimentazione creativa e ludica degli attrezzi del circo con la guida degli operatori della Fondazione UCI - Uniti per crescere insieme Onlus. Durante il Laboratorio Social Circus Open Lab, palline, clave, diablo, rola bola e travi di equilibrio diventeranno ottimi strumenti per divertirsi insieme in un pomeriggio dedicato al circo in chiave sociale e di comunità.
Sabato 18 maggio e domenica 19 maggio alle ore 18, infine, appuntamento con la compagnia Magdaclan e il suo In viaggio – Spettacolo di spirali acrobatiche viaggianti. In un mondo in orbita, due personaggi viaggiano dentro una macchina tra le più singolari: una ruota tedesca.
I biglietti per assistere agli spettacoli, con un costo che va dai 2 ai 6 euro, sono acquistabili su Vivaticket, tramite l’APP del centro di produzione blucinQue Nice o in loco presso la sede del festival (via Tiziano Lanza 31) a Grugliasco
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