Prestigioso concerto dele coro pluripremiato, diretto da Sergio Chiricosta e Livio Cavallo
Uscita dal carbone al più tardi nel 2035. Accelerazione per moltiplicare le rinnovabili. Nascita di una coalizione G7 per l’acqua, per affrontare congiuntamente crisi della risorsa idrica. Lavoro per la cooperazione internazionale sull'energia da fusione.
Sono i punti principali della "Carta di Venaria", siglata la scorsa settimana durante il G7, dai ministri per l'Ambiente di Canada, Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Giappone e Regno Unito, riuniti nella Galleria Grande della Reggia di Venaria, mentre in città e soprattutto a Torino erano in corso manifestazioni di protesta con centinaia di persone in strada, soprattutto giovani, dei numerosi movimenti ambientalisti che hanno messo a dura prova il lavoro delle forze dell'ordine impegnate a mantenere blindata la "zona rossa" e garantire la sicurezza.
«La Carta di Venaria credo che sia un passo importante da parte del G7 e di un gruppo di Paesi che vuole fare da traino e da stimolo, da indirizzo, per gli altri Paesi che possono farlo perché hanno le condizioni per farlo e non solo per quelli che sono parte del gruppo dei 7 - ha spiegato il ministro italiano Gilberto Pichetto Fratin -. Volevamo fosse il G7 della concretezza e così è stato. La Carta di Venaria sarà il punto di riferimento per gli impegni futuri in tema di Ambiente, Clima ed Energia. Con coraggio abbiamo raggiunto impegni necessari e ambiziosi. Il G7 Clima, Energia ed Ambiente di Torino ha dato un preciso seguito agli obiettivi concordati alla COP 28, e un messaggio chiaro agli altri Paesi, in particolare alle maggiori economie, sul livello di impegno che serve per rispondere adeguatamente alla sfida del cambiamento climatico, in modo ambizioso ed efficace. La “Carta di Venaria” nel ribadire gli impegni già assunti nelle precedenti sessioni del G7, ne avvia la concreta e significativa attuazione».
Pichetto Fratin ha poi voluto anche rivolgere un ringraziamento alla forze dell'ordine «senza il loro prezioso contributo il successo del G7 di Venaria Reale, non sarebbe stato completo. Grazie alle donne e agli uomini in divisa che hanno lavorato instancabilmente, rendendo possibile un evento senza precedenti per la città di Torino, che ha ospitato 32 delegazioni internazionali».
Quali sono gli impegni concreti contenuti nelle 35 pagine de "La Carta di Venaria"?
- Azzeraramento delle centrali a carbone entro la prima metà del prossimo decennio, ovvero entro e non più tardi del 2035 con l’obiettivo di mantenere l’aumento di temperatura entro il grado e mezzo, limitandone nel frattempo l’uso al minimo necessario.
- Portare avanti l’impegno assunto alla COP 28, di Dubai sulle fonti rinnovabili: triplicare la capacità di produzione e sestuplicare la capacità degli accumuli di energia al 2030, portandola fino a 1.5 TW, a livello globale.
- Istituzione, sul fronte del nucleare, di un gruppo di lavoro sull'Energia da Fusione per condividere le migliori pratiche ed esplorare le aree di cooperazione per accelerare lo sviluppo e la creazione di impianti a fusione, incoraggiando l'aumento degli investimenti privati e pubblici.
- Riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei carburanti fossili
- Decarbonizzazione degli impianti industriali e hard-to abate ricorrendo alle tecnologie innovative tra cui CCS, l’idrogeno rinnovabile a basse emissioni e biometano;
- Promozione della sicurezza di approvvigionamento delle materie prime critiche
- “G7 Adaptation Accelerator Hub” per trasformare le priorità dei piani di adattamento dei Paesi in via di sviluppo più vulnerabili in piani d'investimento capaci di attrarre finanziamenti pubblici e privati.
Secondo i movimenti ambientalisti, tuttavia, nonostante i proclami entusiastici del ministro, la "Carta" non fa nient'altro che reiterare temi e impegni già presi in precedenza. Non fa passi indietro, ma neppure in avanti, soprattutto in vista della COP 29 prevista a Baku in Azerbaigian dall'11 al 22 novembre. Paese, l'Azerbaigian, che basa la sua economia proprio sui combustibili fossili e non farà altro che cercare di rallentare il processo verso la "decarbonizzazione".
Una festa rovinata. I coscritti del 2006 di Montalto Dora stavano festeggiando in serena allegria il loro prossimo, nonché tanto atteso, “diciottesimo” compleanno quando a tentare di rovinare il clima festoso è stato un gruppo di giovani che in evidente stato di ebbrezza da alcol, ha provocato non pochi fastidi ai ragazzi neo maggiorenni che sono stati costretti a chiamare i carabinieri.
Gli uomini dell'Arma della Stazione di Ivrea, arrivati sul posto, hanno identificato i quattro disturbatori, tutti residenti nei paesi limitrofi e, nel corso del controllo di polizia, hanno trovato uno di loro in possesso di un taser tirapugni perfettamente funzionante e che, se utilizzato, avrebbe potuto provocare spiacevoli conseguenze.
I Militari hanno quindi sequestrato subito il taser tirapugni e denunciato il ventiquattrenne all’Autorità Giudiziaria per possesso di “oggetti atti ad offendere”, sanzionando amministrativamente pure tutti e quattro i giovani per “ubriachezza manifesta in luogo pubblico”
Una grande vittoria e una grande festa. Il Volpiano Pianese si aggiudica il titolo di Campione alle regionali Under 19. I giocatori in trasferta sabato 4 maggio si sono battuti contro la Saviglianese nei campi Don Mosso di Venaria Reale per la Gara di Finale Under 19 Regionale, il luogo dove sorgerà il centro tecnico federale della Federcalcio.
Una partita giocata davanti ad un folto pubblico, molto combattuta e sudata di alto livello tecnico agonistico che si è conclusa con il risultato di 1-0 a favore del Volpiano Pianese che ora vola alle fasi finali nazionali di categoria.
«La squadra è cresciuta davvero tanto in questi anni, con tre vittorie di fila. Non ho davvero parole per descrivere le qualità di questo gruppo, che ha dimostrato di avere un carattere immenso. C’è ancora da dare e continueremo per queste nazionali» ha commentato il mister Davide Santoro.
I ragazzi hanno ricevuto la Coppa dal presidente del Comitato regionale della Federazione Mauro Foschia, mentre le medaglie sono state consegnate dall’assessore allo sport di Venaria Luigi Tinozzi, dai vicepresidenti Enrico Giacca
ed Eudo Giacchetti, dal consigliere Agostino Guarnieri, dal segretario regionale Roberto Scrofani, dal presidente del Comitato Regionale Arbitri Fabrizio Malacart e dal delegato provinciale di Torino, Gianni Spina.
«Il nostro plauso va alla società Saviglianese per aver raggiunto le fasi conclusive della manifestazione e i complimenti all’USD. Volpiano Pianese per la conquista del titolo regionale. Un particolare ringraziamento all’Amministrazione comunale di Venaria e alla società Venaria Calcio per la collaborazione fornita per l’organizzazione della finale» hanno concluso i rappresentanti del Comitato Regionale.
Sono ricoverati all'ospedale CTO di Torino in prognosi riservata, ma fortunatamente non in pericolo di vita i due conducenti dei furgoni, un Fiat Daily del mobilificio Mondo Convenienza e di trasporto merci che ieri, lunedì 6 maggio alle 15,30 si sono scontrati frontamente in strada Cebrosa a poca distanza del cavalcavia dell'autostrada Torino-Aosta, probabilmente a causa del forte temporale che ha ridotto notevolmente la visibilità e reso più viscida la strada.
Un urto violento che ha scaraventato il furgone nel fosso e il Daily con con la parte anteriore nel fossato. L’allarme è scattato immediatamente, sul posto sono giunti gli agenti della Polizia Locale di Volpiano coordinati da comandante Luca Giamaria Solinas, i carabinieri della stazione di Volpiano, I vigili del fuoco di Torino Stura, gli elicotteri Drogo dei Vigili del fuoco e del 118 e in supporto la pattuglia del comando municipale di Settimo Torinese che ha fermato il traffico all’altezza della rotatoria che immette nella zona industriale di Settimo Torinese.
I due conducenti incastrati all’interno degli abitacoli sono stati estratti dai vigili del fuoco che con l'utilizzo di attrezzature idrauliche hanno aperto un varco per permettere ai soccorsi di poter operare e affidati alle cure del personale del 118, che dopo averli stabilizzati li ha inviati con l’elisoccorso al CTO di Torino.
Disagi alla circolazione per la chiusura della strada, rimasta interdetta al traffico per molte ore sia per consentire le operazioni di soccorso sia per i rilievi che infine per la rimozione dei mezzi dal fossato per la quale è stato necessario l'intervento di una gru.
"I colori dell'anima" è il titolo della mostra in programma da oggi, sabato 4 maggio, alle 16 nella prestigiosa pinacoteca “Raissa Gorbaciova”, sulla Terrazza Belvedere (via Balbo), oggetto di recenti interventi di ristrutturazione e riqualificazione: 12 opere pittoriche di medie e grandi dimensioni dell’artista Umberto Parisi.
L’allestimento, curato dalla critica d’arte Carla Bertone col patrocinio del Comune, proseguirà fino al 25 maggio e sarà visitabile, ad ingresso gratuito, dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 19.
La passione di Parisi per l’arte nasce una trentina di anni fa, quando ebbe l’opportunità di visitare una mostra al Castello di Rivoli (To). Da quel momento, iniziò, praticamente da autodidatta, a creare i suoi acrilici su grandi fogli di carta da
pacco. La sua arte è vita, colore, sentimento, forza, energia che esplode in forme geometriche, opere figurative, fiori o alberi. La forza delle linee e i tratti, talvolta morbidi talvolta geometrici, richiamano la pennellata cubista senza per questo abbandonare una ricerca contemporanea del profondo, delle sfumature dell’animo umano tra luci ed ombre.
«Non mi ispiro a nessun altro artista. Voglio dipingere con le emozioni. Mi preoccupo prima del colore e poi della tecnica - spiega Parisi -. Per me è tutto! Con il colore affronto tutte le emozioni dell’anima. I miei rossi, il nero, i contrasti
giocano un ruolo fondamentale. La natura per me è la dimensione ideale per creare. L’arte è libertà di espressione e un modo per donare alla mia anima l’occasione di Luci e ombre danzano sui fogli dell’artista. Davanti agli occhi di chi guarda appaiono giochi geometrici, figure sensuali, esseri eterici forieri di messaggi a volte drammatici, a volte riflessivi, a volte romantici».
Il sindaco di Torre Canavese, Gian Piero Cavallo conclude «dopo anni di stallo, anche dovuti a lavori per l’ampliamento della sala espositiva, ora in fase di completamento, sono molto felice di poter riaprire la pinacoteca ospitando un evento che, sono certo, porterà una buona affluenza di pubblico nel nostro paese, considerando il prestigio dell’artista che espone. Auspico che la mostra sia la prima di una serie di collaborazioni artistico culturali, di iniziative diversificate, per dare sempre più visibilità al nostro ridente borgo».
Sabato 4 e domenica 5 maggio la partenza del Giro d’Italia dal Piemonte comporta rilevanti modifiche alla transitabilità delle strade di competenza della Città metropolitana di Torino.
La tappa Venaria Reale-Torino partirà alle 13,50 di sabato 4 dai giardini della Reggia di Venaria, mentre il transito del primo corridore sul traguardo finale nei pressi della Gran Madre in corso Moncalieri è previsto tra le 17,15 e le 17,30.
Prima della partenza, tra le 12,30 e le 13,45, Venaria sarà chiamata a vivere la sua festa rosa, con la cerimonia del foglio firma e la possibilità per il pubblico di salutare i protagonisti del Giro 2024, primo fra tutti Tadej Pogačar, che insegue il sogno dell’accoppiata Giro-Tour.
La circolazione sarà sospesa dalle 12 alle 16 lungo la SP1 delle Valli di Lanzo dal km 9+555 al km 11+240, lungo la Sp501 della Reggia dal km 0 al km 4+337 e lungo la diramazione 1 SP Reggia-circonvallazione di Borgaro dal km 0 al km 1+985. La cronotabella della tappa prevede il transito sulle SP711 a Borgaro, 267 a Mappano e Leini, 40 a Leini, 39 a Volpiano, 220 a Brandizzo, 11 diramazione 4 a Chivasso, 458 a San Sebastiano da Po, 102 a Casalborgone.
L’Ordinanza emanata dal Prefetto prevede la chiusura delle strade due ore e mezza prima del passaggio della corsa dove sono previsti presidi delle forze dell’ordine e delle Polizie Locali agli incroci e agli svincoli della Tangenziale che consentono l’accesso ai tratti stradali chiusi al traffico.
Dopo lo sconfinamento in Provincia di Asti a Berzano di San Pietro e Castelnuovo Don Bosco, la corsa rientrerà nel territorio della Città metropolitana di Torino percorrendo la SP119 a Moriondo Torinese, la 122 a Sant’Anna di Andezeno, via Roma a Baldissero Torinese, via Superga al Pilonetto, via dei Colli a Superga, le vie Torino ed Eremo a Pino Torinese, la Sp125 a Pecetto e Revigliasco, via del Castello e strada Torino a Moncalieri.
A Torino città saranno interdette alle auto per cinque ore le strade lungo le quali passeranno i corridori e la carovana pubblicitaria che li precede. Tutti i dettagli sono consultabili nel sito Internet della Città di Torino alla pagina www.comune.torino.it/vigiliurbani/2024/04/15/il-4-maggio-arriva-il-giro-ditalia/
Limitazioni al traffico sono previste anche domenica 5 maggio per la tappa del Giro che partirà alle 12,55 dal velodromo Francone di San Francesco al Campo e si concluderà al Santuario di Oropa. La carovana rosa transiterà a Ciriè (via San Maurizio, corso Nazioni Unite e via San Carlo), in località Centro di San Francesco al Campo (Strada Provinciale 13), a Front Canavese (Provinciale 36), Favria (Provinciale 13), Rivarolo Canavese (corso Italia-Strada Provinciale 222), Ozegna (via fratelli Berra-Strade Provinciali 51 diramazione e 53), San Giorgio Canavese (Provinciale 53), Caluso (via Vittorio Veneto-Strada Provinciale 595) e al ponte di Mazzè, per poi entrare in provincia di Vercelli a Cigliano.
È stata denominata Cloto, come la filatrice incaricata di filare il filo della vita nella mitologia greca.
Si tratta di una proteina transmembrana delle cellule endoteliali dei vasi sanguigni e delle cellule epiteliali di vari organi e tessuti. La concentrazione di questa proteina si riduce con l'età facilitando l'invecchiamento cellulare. Proprio per questo gli studiosi sperano di poter utilizzare questa proteina in un futuro prossimo per trattare le patologie correlata all'età con conseguente possibile beneficio sia sulla quantità che, soprattutto, sulla qualità della vita.
Cloto, tra le varie funzioni, è implicata nella regolazione della sensibilità all'insulina (che vuol dire minor rischio di diabete mellito), riduce lo stress ossidativo e regola la segnalazione cellulare. Gli studiosi hanno dimostrato che gli animali con livelli più alti di Cloto tendono a vivere più a lungo e presentano segni di invecchiamento ritardato. Al contrario, gli animali con livelli più bassi di Cloto invecchiano precocemente e presentano problemi di salute legati all'età.
La ricerca sulla proteina Cloto è ancora in corso, ma la speranza che questa scoperta possa portare allo sviluppo di nuovi farmaci che possano aumentare i livelli di Cloto nelle nostre cellule per promuovere la longevità e la salute è molto alta.
Ad oggi non è possibile dosare i livelli di questa proteina nei classici esami ematici e non esistono farmaci che la contengano, speriamo che in breve tempo la ricerca possa annunciare l'utilizzo della proteina Cloto.
Il Teatro della Concordia di Venaria Reale, domani giovedì 9 maggio alle 21, ospiterà Andrea Pennacchi e il suo spettacolo “Mio padre – Appunti sulla guerra civile”. L’attore veneto per la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un passo dal Cielo. É spalla di Paola Cortellesi in Petra, serie Sky uscita a settembre 2020.
Con il personaggio di Pojana è ospite fisso del programma Propaganda Live su LA7. Ha pubblicato due libri con People: Pojana e i suoi fratelli e La guerra dei Bepi. È uno dei protagonisti del film di Andrea Segre Welcome Venice. Il film, accolto con entusiasmo dalla critica, ha inaugurato le Notti Veneziane, lo spazio off realizzato dalle Giornate degli Autori alla Biennale del Cinema di Venezia 2021.
Sul palco mette in scena il monologo su suo padre Valerio, nome di battaglia Bepi, partigiano e prigioniero nella sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra.
«Domenica 6 maggio 1945, alle 10 e tre quarti, mio padre, nome di battaglia Bepi, mio zio Vladimiro e il tenente degli alpini Stelio Luconi, medaglia d’oro al valor militare in Russia, scoprono di aver vinto la Seconda Guerra Mondiale. Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente e c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più. Così sono finiti i miei favolosi anni ’90. La fine di una festa, la nascita di una nuova consapevolezza. Come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso, mi sono messo alla ricerca di mio padre e della sua storia di partigiano, e prigioniero, ma più ancora della sua Odissea di ritorno in un’Italia devastata dalla guerra. Sperando di trovare un insegnamento su come si mettono a posto le cose».
Il monologo sarà accompagnato da Musiche dal vivo di Giorgio Gobbo, Gianluca Segato. Una Produzione Teatro Boxer/Pantakin.
Biglietti: intero 18 euro, ridotto 16 euro
Per info biglietteria: www.teatrodellaconcordia.it
Per parlare di disfunzione erettile è utile prima darne la corretta definizione. Oggi la facilità di accesso alle immagini in rete, soprattutto per i più giovani, rischia di creare il falso mito dell'erezione protratta per ore, indipendentemente dal desiderio. Quasi si possa trattare più di una prova muscolare che sentimentale. Capita spesso che i giovani quindi si confrontino con una realtà inesistente che trovano in rete e che considerino un "deficit" ed una "disfunzione" tutto ciò che è diverso dalle immagini presenti in rete.
La realtà è ben diversa dalla fiction, attenzione!
La disfunzione erettile maschile, nota anche come impotenza maschile, si definisce come l'incapacità persistente o ricorrente di raggiungere o mantenere un'erezione sufficiente per un'attività sessuale soddisfacente. Interessa circa il 30% degli uomini tra i 40 e i 70 anni ed il 50% degli uomini sopra i 70 anni.
Ora che abbiamo evidenziato la corretta definizione e la sua frequenza, è utile scorrere quali sono le principali cause, fisiche e psichiche.
Tra le prime riveste un ruolo importante la presenza di effetti collaterali di alcuni farmaci quali gli antipertensivi, antidepressivi, antistaminici e chemioterapici tra i principali. Altra causa, spesso sottovalutata, è il fumo di sigaretta e l'abuso di alcool o droghe. Nell'attività ambulatoriale dei medici di famiglia, farmaci e fumo spesso risultano tra le prime cause. Ma, come sottolineato dal titolo dell'articolo, un deficit erettile può essere il primo sintomo di una patologia cronica ancora non diagnosticata tra le quali il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia ed in generale le malattie cardiovascolari. Altre cause possono essere di natura neurologica, come il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla, ed ancora cause ormonali (ipotestosteronemia).
Molte volte però la causa dell'impotenza non è fisica quanto di natura psicologica come lo stress, i problemi di coppia, conflitti, infedeltà, l'ansia da prestazione con paura di non soddisfare il partner, la depressione o la mancanza di desiderio.
È possibile prevenire tale deficit con un corretto stile di vita, eliminando il fumo di sigaretta e l'abuso di alcolici o droghe, mantenere una alimentazione sana associata ad attività fisica aerobica con regolarità, provare a gestire lo stress, parlare del problema col il partner e con il proprio medico di famiglia che, se lo riterrà opportuno, indagherà su eventuali possibili cause endocrino-metaboliche.
La terapia può essere psicologica o farmacologica con l'utilizzo di alcuni farmaci per via orale da utilizzare al bisogno, ma anche la terapia iniettiva a livello penieno e, in casi particolari, anche protesica.
È importante però ancora una volta prima di tutto la prevenzione che dovrebbe coinvolgere i ragazzi già nelle scuole! Prevenire è meglio che curare, ricordate lo spot?