Ven, 6 Dic, 2024

Dilatazione e torsione gastrica nel cane. Può essere mortale se non viene risolta tempestivamente

Dilatazione e torsione gastrica nel cane. Può essere mortale se non viene risolta tempestivamente

E' una sindrome molto pericolosa che richiede un immediato intervento del veterinario

Squilla il telefono e dall’altro capo mi dicono con concitazione: «Il mio cane, dopo mangiato, si è fatto una bella corsa di mezz’ora, ed ora non ne vuole più sapere di muoversi, ha la pancia gonfia, sembra stare molto male!». A questo punto comprendo che le prossime 2-3 ore saranno davvero impegnative. Quasi sicuramente si tratta di una dilatazione o di una torsione gastrica. Se è proprio sfortuna, di entrambe.

Il complesso Dilatazione-Torsione Gastrica è una patologia del cane ad insorgenza acuta caratterizzata da un rapido accumulo di gas all’interno dello stomaco, dall’aumento della pressione intragastrica e dalla rotazione dello stomaco stesso. La distensione dello stomaco porta ad una serie di eventi potenzialmente letali; lo stomaco disteso comprime il torace e le grandi vene dell’addome, rendendo difficile la respirazione ed impedendo il ritorno venoso verso il cuore.

Questi fattori determinano uno stato di shock e la morte del cane. Inoltre nel fenomeno può essere coinvolta la milza con danni notevoli. L’elevata mortalità, registrata nel 30-60% dei cani colpiti da questa patologia, è spesso la conseguenza inevitabile soprattutto se il trattamento non è immediato, preferibilmente entro un’ora dall’insorgere dei sintomi.

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Il trattamento del complesso Dilatazione-Torsione Gastrica può avere successo, nella maggior parte dei casi, se i proprietari riconoscono prontamente i segni della malattia, portando subito il cane dal veterinario. Inoltre la sola dilatazione senza torsione è più facilmente rimediabile rispetto alla torsione vera e propria. Il segno clinico più importante è la distensione dell’addome. Se l’addome diventa teso come un tamburo, la diagnosi è quasi certa.

Altri segni clinici sono

- frequenti conati di vomito senza emissione di alcun materiale

- salivazione esagerata 

- dolore addominal

- sofferenza

- agitazione

- tachicardia

- ansia

- ed infine il collasso.

Una radiografia confermerà la patologia in corso.

Il trattamento ha come obiettivo iniziale la stabilizzazione dell’animale, con una terapia fluidica endovenosa per lo stato di shock e la decompressione dello stomaco, eseguita inserendo una sonda gastrica nello stomaco attraverso la bocca. Una volta  decompresso lo stomaco, viene effettuata una lavanda gastrica, indispensabile per rimuovere il materiale che potrebbe ostacolare le successive operazioni o addirittura essere causa di un’ulteriore dilatazione. Non appena il cane è in condizioni idonee per affrontare l’intervento, viene effettuata una chirurgia allo scopo di ispezionare lo stomaco, riposizionarlo ed asportare le eventuali porzioni di quest’ultimo che possano essere danneggiate. Inoltre, lo stomaco viene suturato alla parete addominale nella posizione corretta al fine di prevenire ulteriori episodi di torsione gastrica. Senza quest’ultima procedura, chiamata Gastropessi, la possibilità di una recidiva è superiore all’80%.

Le 72 ore successive all’intervento rappresentano un periodo critico per la vita del cane; i gravi squilibri e le lesioni che si possono generare nella fase acuta della torsione gastrica determinano una mortalità che oscilla intorno al 50% dei casi. 

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La prevenzione di questa patologia è molto difficile, poiché non siamo ancora del tutto a conoscenza delle effettive cause che portano lo stomaco a dilatarsi e a ruotare su se stesso.

Le razze più soggette sono quelle grandi e giganti. Setter Irlandese, Labrador, Bovaro delle Fiandre, Pastore Tedesco, Bloodhound, Dobermann, Weimaraner, Mastino Napoletano, Boxer, Collie, Alano, San Bernardo, e Irish Wolfhound sono le razze con incidenza maggiore e, tra queste, l’Alano sembra essere quella con la più alta probabilità (42.2%). Seppur molto raramente, sono stati segnalati alcuni casi anche in soggetti di piccola mole, tra cui il Bassotto, Pechinese, Terrier, Segugi e Shar-pei. Ho inoltre osservato personalmente dei casi di torsione anche nel Chow Chow, razza di solito non predisposta, ed in un meticcio di 5 kg appena. È stato inoltre riscontrato che cani con torace stretto e profondo sono predisposti a sviluppare il complesso Dilatazione-Torsione Gastrica con maggiore frequenza.

L’alimentazione è da considerarsi una delle cause più importanti della patologia; ma più che la qualità del cibo, sono chiamate in causa le modalità di somministrazione. Infatti,  la continua assunzione quotidiana di un pasto unico ed abbondante, la voracità con la quale spesso viene consumato e un’intensa attività fisica immediatamente seguente predispongono cani a sviluppare la patologia.

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Si possono pertanto stabilire alcune regole da seguire nei cani predisposti, ma valide anche per tutti gli altri.

- L’alimentazione va somministrata a porzioni controllate, frazionata in piccoli pasti piuttosto che in un solo pasto abbondante al giorno;

- sebbene l’acqua debba essere sempre a disposizione, al cane non dovrebbe essere permesso di ingerire grandi quantità, in particolar modo fredda, prima o dopo il pasto oppure dopo l’esercizio fisico;

- i cani spesso aumentano la velocità o la quantità del pasto in presenza di altri cani: di conseguenza tutti gli animali predisposti dovrebbero essere alimentati separatamente ed ogni stress minimizzato;

- se possibile, gli orari dei pasti dovrebbero essere programmati, affinché il cane possa essere osservato per 1-2 ore dopo il pasto;

- l’attività fisica deve essere anticipata a 1 ora prima del pasto e ritardata almeno a 2 ore dopo il pasto;-

- i cani che presentano una struttura fisica predisponente oppure che hanno già sofferto della malattia in passato, vanno controllati con più attenzione per rilevare la presenza dei segni della malattia. In questo caso il cane va repentinamente portato dal veterinario.

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