Sab, 27 Lug, 2024

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A Torre Canavese da oggi riplendono sulla terrazza Belvedere "I colori dell'anima" con la mostra di Umberto Parisi

"I colori dell'anima" è il titolo della mostra in programma da oggi, sabato 4 maggio, alle 16 nella prestigiosa pinacoteca “Raissa Gorbaciova”, sulla Terrazza Belvedere (via Balbo), oggetto di recenti interventi di ristrutturazione e riqualificazione: 12 opere pittoriche di medie e grandi dimensioni dell’artista Umberto Parisi.

L’allestimento, curato dalla critica d’arte Carla Bertone col patrocinio del Comune, proseguirà fino al 25 maggio e sarà visitabile, ad ingresso gratuito, dal venerdì alla domenica dalle 16 alle 19.

La passione di Parisi per l’arte nasce una trentina di anni fa, quando ebbe l’opportunità di visitare una mostra al Castello di Rivoli (To). Da quel momento, iniziò, praticamente da autodidatta, a creare i suoi acrilici su grandi fogli di carta da
pacco. La sua arte è vita, colore, sentimento, forza, energia che esplode in forme geometriche, opere figurative, fiori o alberi. La forza delle linee e i tratti, talvolta morbidi talvolta geometrici, richiamano la pennellata cubista senza per questo abbandonare una ricerca contemporanea del profondo, delle sfumature dell’animo umano tra luci ed ombre.

«Non mi ispiro a nessun altro artista. Voglio dipingere con le emozioni. Mi preoccupo prima del colore e poi della tecnica - spiega Parisi -.  Per me è tutto! Con il colore affronto tutte le emozioni dell’anima. I miei rossi, il nero, i contrasti
giocano un ruolo fondamentale. La natura per me è la dimensione ideale per creare. L’arte è libertà di espressione e un modo per donare alla mia anima l’occasione di Luci e ombre danzano sui fogli dell’artista. Davanti agli occhi di chi guarda appaiono giochi geometrici, figure sensuali, esseri eterici forieri di messaggi a volte drammatici, a volte riflessivi, a volte romantici».

Il sindaco di Torre Canavese, Gian Piero Cavallo conclude «dopo anni di stallo, anche dovuti a lavori per l’ampliamento della sala espositiva, ora in fase di completamento, sono molto felice di poter riaprire la pinacoteca ospitando un evento che, sono certo, porterà una buona affluenza di pubblico nel nostro paese, considerando il prestigio dell’artista che espone. Auspico che la mostra sia la prima di una serie di collaborazioni artistico culturali, di iniziative diversificate, per dare sempre più visibilità al nostro ridente borgo».

A Torre Canavese da oggi riplendono sulla terrazza Belvedere "I colori dell'anima" con la mostra di Umberto Parisi

Il primo campionato italiano di ciclismo. Alla Reggia di Venaria da domani la mostra che celebra i 140 anni di questa disciplina

Domani, sabato 4 maggio, dalla Reggia di Venaria ci sarà la Grande Partenza del 107esima edizione del Giro d’Italia. Per l’occasione è allestita nell’atrio delle scuderie juvarriane una piccola mostra dal titolo “1884 – 2024. 140
anni dopo… il primo campionato italiano di ciclismo”.

Un percorso espositivo che durerà fino al 29 settembre e racconta il primo campionato italiano della storia del ciclismo che, 140 anni fa a Torino, si era svolto nell’ambito dei festeggiamenti collaterali all’Esposizione Generale Italiana.
Era il 1884 e la gara vide impegnati gli atleti velocipedisti nelle prime corse a carattere nazionale. Il campionato si tenne in Piazza d’Armi (nell’area ora occupata dal Politecnico di Torino) su una pista in terra battuta appositamente allestita, contornata da tribune e per l’occasione denominata velodromo: qui si fronteggiarono i rappresentanti delle diverse regioni italiane fino alla gara finale su un percorso di 5.000 metri, intitolata “Corsa Principe Amedeo”, per l’assegnazione del titolo di “Campione dei Clubs italiani”.

Fu Giuseppe Loretz il primo campione nazionale della storia del ciclismo su strada, ad aggiudicarsi la coppa in bronzo dorato che venne consegnata da sua altezza reale il principe Amedeo di Savoia-Aosta che il pubblico troverà esposta insieme a manifesti e foto dell’epoca. 

L’anno prima Loretz vinse anche una corsa nazionale proprio a Venaria Reale, uno dei primi di tanti successi: è esposto in mostra il “Diploma di Premio” di quella vittoria. Ad accompagnare il racconto delle vittorie di Loretz, un raro e caratteristico biciclo del 1880 circa. 

La mostra è compresa nel percorso di visita della Reggia.

Per informazioni: www.lavenaria.it

Il primo campionato italiano di ciclismo. Alla Reggia di Venaria da domani la mostra che celebra i 140 anni di questa disciplina
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