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l'incontro in Città Metropolitana |
Il Piano nazionale per la banda ultralarga nelle aree bianche ha l'obiettivo di risolvere il problema del digital divide garantendo la copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della popolazione italiana, la copertura ad almeno 30 Mbps garantita alla totalità della popolazione italiana, la copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in particolare). Per il raggiungimento di questi obiettivi Infratel Italia, società pubblica istituita per favorire la digitalizzazione del Paese, ha avviato un piano di attività che ha previsto una gara per la selezione di un operatore in grado di realizzare e successivamente gestire l’infrastruttura per la diffusione dei servizi a banda ultra larga. L’operazione è possibile grazie all’utilizzo di fondi nazionali, europei (FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale e FEASR-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e regionali. Durante l’incontro nella sede della Città Metropolitana i rappresentanti della società Open Fiber, aggiudicataria della seconda gara per la realizzazione delle nuove reti, i funzionari di Infratel e quelli regionali hanno illustrato il quadro degli interventi e fornito chiarimenti di tipo tecnico e amministrativo.
I Comuni piemontesi interessati alla prima fase degli interventi sono 132, tra cui Leini e Mappano, con una popolazione di quasi 300mila abitanti. Quasi tutte le amministrazioni locali hanno già firmato le convenzioni operative. Dopo la firma del contratto con Open Fiber e l’approvazione del progetto definitivo da parte di Infratel, l’aggiudicatario dovrà redigere il progetto esecutivo entro sessanta giorni e dare successivamente avvio ai lavori di infrastrutturazione. Nelle prossime settimane è prevista una serie di sopralluoghi nei territori interessati alla redazione dei progetti esecutivi, con l’obiettivo di individuare infrastrutture pubbliche o private riutilizzabili per la posa della fibra ottica: ad esempio impianti dell’illuminazione pubblica, sottoservizi, ecc. Saranno anche individuati spazi o aree idonee ad ospitare le varie strumentazioni e verificare i vincoli da rispettare. L’intervento sulla banda ultra larga è piuttosto complesso, soprattutto per la mole di autorizzazioni necessarie: Infratel ne ha calcolate circa novemila solo in Piemonte.