Dopo le ultime notizie in arrivo dalla UE, si riaccendono le tensioni sulle linee che potrebbero essere adottate per coniugare la transizione ecologica e le realtà economiche di milioni di automobilisti.
Il dibattito è in corso, ma pare che da Bruxelles le ipotesi vertano sulla ipotesi di una nuova stretta sull’inquinaento atmosferico nella Pianura Padana nuove con limitazioni alla circolazione di un milione di auto diesel euro 5 (immatricolate tra il 2011 e il 2015) che saranno soggette ad un blocco della circolazione nei giorni feriali, dalle 8,30 alle 18,30.
La misura, per ridurre le emissioni di CO2 e le polvere sottili riguarderà i Comuni con oltre 30 mila abitanti in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e sarà valida fino al 15 aprile 2026, con una pausa durante i mesi estivi.
Però c’è sempre una “scappatoia” o “alternativa”, ovviamente non a costo zero. Di che si tratta? Una delle soluzioni per continuare a circolare è l’installazione del dispositivo Move-In: un sistema che consente di percorrere un numero limitato di chilometri l’anno senza i vincoli di orario o giorno imposti dal blocco. Ma il costo di installazione del dispositivo si aggira tra i 200 e 300 euro “una tantum”, a cui va aggiunto un canone annuale compreso tra i 50 e i 100 euro per il servizio di monitoraggio e gestione.