Le proteste dell'Amministrazione settimese pronta a dar battaglia, per la scelta di tagliare fuori Torino-Stura dalle linee SFM4 e SFM7
Da una parte si inaugura una nuova linea ferroviaria la Sfm A , la Torino-Ceres, dall'altra si penalizza l'asse sud servito da Sfm1 e Sfm2 e i Comuni dell'area nord est.
E' quanto denuncia il Comune di Settimo, dopo le novità introdotte dalla Regione, che oltre gli ormai cronici problemi segnalati proprio sulle linee SFM1 e SFM2 «si è da poco aggiunta la scelta di tagliare fuori la stazione di Torino Stura da due linee, Sfm4 e Sfm7, dirottate sul nuovo collegamento con Caselle - spiega l'Amministrazione settimese -. Una scelta che, nell'assicurare i pur indispensabili collegamenti con l'aeroporto, penalizza ulteriormente il quadrante nord est, già fortemente depotenziato dal brusco peggioramento del servizio registrato negli ultimi mesi».
La richiesta di Settimo e di altri Comuni della zona, era esattamente opposta: prolungare almeno una linea da Stura fino a Settimo e istituire finalmente il collegamento Sfm8 fra Settimo e Lingotto, sempre annunciato ma mai concretizzato «in questo quadro di servizi insufficienti, la meglio collegata Torino Stura fino a oggi ha rappresentato un'alternativa per i pendolari di un ampio bacino territoriale che abbraccia Settimo e vari Comuni della zona - prosegue l'Amministrazione guidata dalla sindaca Elena Piastra -. Un'alternativa che però da sabato 20 gennaio è venuta definitivamente a mancare per il depotenziamento di Stura voluto dalla Regione».
A tutto questo si aggiungono le croniche difficoltà delle linee Sfm1 e Sfm2: i gravi e quasi quotidiani ritardi lamentati sistematicamente dai pendolari, i continui lavori di adeguamento sulla tratta Volpiano-San Benigno che da mesi provocano disagi a tratti difficili da spiegare. Per esempio la decisione di far fermare a Stura, senza proseguire per Settimo, Volpiano e Rivarolo, alcuni treni “strategici”, come il Chieri-Rivarolo 26004.
«E' chiaro che, malgrado generici intendimenti di potenziamento dei collegamenti di trasporto pubblico, prontamente disattesi, la direzione assunta dalla Regione sia di penalizzare, una volta in più, l'area nord est - è l'amara conclusione -. Non è possibile che a pagare il prezzo del nuovo collegamento Torino-Caselle siano aree già fortemente penalizzate sul piano del trasporto pubblico, e il Comune di Settimo è pronto a sostenere le legittime richieste avanzate dai pendolari, anche attraverso petizioni e ogni strumento utile a garantire un servizio adeguato alle esigenze di un ampio bacino territoriale».