Vent’anni fa nasceva a Venaria Reale, il Teatro della Concordia. Era il 30 aprile del 2004.
«Vent'anni per un teatro possono sembrare pochi o tanti, ma quelli del Concordia sono già un traguardo straordinario. Una sfida che porta in sé il segno dell'avventura. Una sfida che la città di Venaria Reale, insieme a tante altre, può dire di avere vinto - dichiara Mirco Repetto, anima della struttura di corso Puccini, nonché suo direttore artistico -. Grazie ai venariesi, al numerosissimo pubblico che lo ha frequentato e soprattutto al personale che vi ha messo oltre che la propria indubbia professionalità anche cuore e passione è diventato uno dei più importanti poli culturali della Città e che si è conquistato con il tempo il posto tra i teatri dell’area metropolitana più frequentati e gettonati per la sua proposta culturale di ampio respiro e accattivante.
Il teatro Concordia ha trasformato l'idea della periferia in un punto di forza «come spesso si sottolinea, grazie ad una programmazione forte, attenta a tutti i linguaggi dello spettacolo, quelli innovativi e quelli tradizionali - prosegue - alle dinamiche sociali e culturali sempre in evoluzione, il Concordia si è posto al centro di tante periferie e riferimenti più ampi».
Punto di forza è stato e rimane la multidisciplinarietà: prosa, cabaret, concerti, circo contemporaneo, danza classica e contemporanea. Così come l'attenzione verso il mondo delle scuole con lo sviluppo di un cartellone dedicato e costruito insieme a loro. E, ancora, con gli appuntamenti domenicali dedicati ai più piccoli e alle famiglie.
«Vent'anni che si chiudono con una stagione, 2023/2024, che ha raccolto l'entusiasmo del pubblico e il raddoppio degli abbonamenti. e che ora si aprono al futuro, con la prossima nuova stagione che verrà presentata
prossimamente» conclude Repetto.
Vent’anni che si chiudono con la stagione da record 2023-24 “La mente ama l’ignoto” con 73 spettacoli, 20 mila presenze, 23 concerti live con 45 mila spettatori, 15 spettacoli per scuole di ogni ordine e grado.