Mer, 15 Gen, 2025

Giustizia, libertà, uguaglianza, ma soprattutto legalità sono i temi del grande manifesto visivo, realizzato sui muri della media "Carlo Levi"

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nelson Mandela e Madre Teresa di Calcutta. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa e Antonino Caponnetto. Franca Viola e Lea Garofalo. Sono alcuni personaggi che la scuola media "Levi" ha deciso di rappresentare  a futura memoria nei murales realizzati dai ragazzi sotto la guida della docente di Arte e Immagine Vincenza Saladino in collaborazione con la collega Gabriella Spitaleri.

Murales non solo inaugurati mercoledì 4 dicembre, ma anche rappresentanti in una serie di siparietti, veri e propri piccoli cammei, accompagnati anche dalle video immagini originali tratte dalla cronaca televisiva. Belli e significativi i lavori all'ingresso del plesso scolastico a rappresentare il viaggio, quello nella cultura e nella didattica che i ragazzi compiono entrando in quel edificio e la reinterpretazione in chiave contemporanea del celebre dipinto di Giuseppe Pelizza da Volpedo, "Il quarto Stato".

«L’anno scorso la nostra scuola, nell’ambito del progetto “Sentinelle della legalità” della Fondazione Caponnetto - ha spiegato la dirigente scolastica, Lucrezia Russo - ha offerto ai ragazzi l’opportunità di frequentare un corso gratuito di Street Art. Un percorso artistico-didattico con l’obiettivo di sensibilizzare ed avvicinare gli alunni a temi sociali complessi come la legalità, ma nello stesso tempo,  anche rendere gli ambienti scolastici esteticamente più piacevoli facendo così apprezzare ai nostri ragazzi l’amore per l’arte e per il bello. I partecipanti hanno svolto un lavoro di squadra incentrato sullo stimolo artistico–creativo, il cui intento è stato quello di favorire la socializzazione e l’apprendimento tecnico e raffinato».

E' stato così che quel progetto ha trasformato i muri della "Carlo Levi" in un vero e proprio manifesto visivo di valori universali: sono infatti, rappresentati uomini e donne che hanno lottato con coraggio per la giustizia, la libertà e l’uguaglianza, soprattutto contro la cultura mafiosa, lasciando un’impronta indelebile nella storia.

«Questi volti, carichi di speranza, forza e determinazione, parlano non solo ai coetanei di oggi, ma anche alle generazioni future - ha proseguito la dirigente -  ricordando che andare controcorrente per difendere i giusti valori è un atto senza tempo, capace di cambiare il mondo». 

Presente all'inaugurazione e allo spettacolo che ha celebrato il lavoro dei ragazzi dando voce e volto a quegli stessi personaggi, l'assessore all'Istruzione, Eugenio Bertuol che nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto cui ha contribuito anche il Comune fornendo il materiale necessario, ha ricordato che «come nessun uomo è un'isola, neppure la scuola lo è ed è quindi giusto che le istituzioni lavorino in sinergia per portare valore aggiunto ai ragazzi».

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