La musica, a volte, diventa occasione di incontro, di scambio, di sogni che si realizzano. È successo lo scorso 16 aprile al Teatro della Concordia, durante il concerto di Lucio Corsi, il cantautore rivelazione del Festival di Sanremo, oggi pronto a rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest.
In una serata già carica di emozioni, Corsi ha stupito il pubblico non solo con la sua musica, ma anche con un gesto di grande generosità. Mentre cantava, tra la platea è spuntato un cartello: «Lucio, posso cantare un brano inedito?». Senza esitazione, l’artista ha interrotto l’esibizione e ha invitato sul palco l’autore della richiesta.
Così, Alberto Arancio, 27 anni, venariese, in arte "Arancio", ha potuto vivere un sogno: esibirsi davanti al pubblico con il suo brano inedito "Torino". Un momento intenso, che ha scaldato i cuori e raccontato, più di ogni parola, la forza dell’empatia di Lucio Corsi, capace di regalare spazio e voce anche a chi sta muovendo i primi passi nel mondo della musica.
Al termine dell’esperienza, il giovane artista ha voluto ringraziare pubblicamente Corsi con un messaggio carico di emozione: «Se è un sogno, non svegliatemi: è stato magico. Ti ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di cantare un mio inedito nella città in cui sono nato e cresciuto. Sei un ragazzo umile, con un’empatia disarmante e un artista completo. Ti ammiro per la vita e l’emozione che metti nei tuoi testi e nelle tue canzoni. Ti auguro il meglio, grazie ancora!»
Anche il sindaco, Fabio Giulivi, appena appresa la notizia, ha voluto esprimere un pensiero di gratitudine e incoraggiamento: «Ringrazio sinceramente Lucio Corsi per aver dimostrato che il successo vero è quello che si condivide, che si regala agli altri. E ad Alberto – Arancio – va il nostro più grande in bocca al lupo: continua a inseguire la tua musica con la stessa forza e autenticità. Venaria è orgogliosa di te. Anche se – scherza il sindaco – il prossimo brano dovrà essere dedicato a Venaria Reale!»
Una serata di musica, emozioni e sogni che, per una volta, si sono trasformati in realtà.