Sab, 26 Apr, 2025

Corteo, musica e memoria collettiva per onorare chi ha lottato contro il nazifascismo e trasmettere alle nuove generazioni i valori di libertà e democrazia

Non una semplice festa, ma un solenne richiamo al dovere della memoria verso chi ha sacrificato la propria vita per la libertà. Venaria Reale ha commemorato gli 80 anni della Liberazione con una cerimonia intensa e partecipata, omaggiando coloro che si sono battuti contro le truppe nazifasciste per restituire al Paese giustizia e democrazia.

Il richiamo alla "sobrietà" arrivato dal governo ha modificato solo l’avvio della giornata. La cerimonia si è aperta infatti con un minuto di silenzio in memoria di papa Francesco, particolarmente apprezzato dall'ANPI per i suoi ideali di giustizia sociale e rispetto. Le bandiere sono rimaste a mezz’asta, in segno di lutto nazionale.

«A differenza di altre Amministrazioni, abbiamo ritenuto che il corteo, la presenza del Corpo Musicale Giuseppe Verdi e del Coro Tre Valli, con i loro canti e le loro musiche, non togliessero nulla al senso di lutto - ha sottolineato il sindaco Fabio Giulivi -. Il 25 Aprile, specialmente quest'anno, doveva essere celebrato con forza, ricordando chi ha donato la vita per la nostra libertà e la nostra democrazia».

Particolarmente sentito anche l'intervento del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto, che ha voluto evidenziare il ruolo cruciale delle donne durante la Resistenza: «Le donne furono protagoniste, armate o staffette, rompendo il ruolo tradizionale imposto dalla società e aprendo la strada alla conquista del voto nel 1946. Il 25 aprile non deve ridursi a un rituale stanco, ma deve continuare ad animarci con la stessa solidarietà e speranza che mosse i partigiani e le partigiane».

Dal palco, il rappresentante del direttivo nazionale dell’ANPI, Gualtiero Zecchinato, ha espresso un rammarico per il ridotto numero di bandiere tricolori esposte, ricordando l'importanza di celebrare il 25 aprile come fondamento della Repubblica italiana. Ha poi ribadito: «La perdita di papa Francesco è gravissima per laici e cattolici, e per tutti gli antifascisti che hanno condiviso il suo messaggio di pace e fratellanza universale. Ma è anche nostra responsabilità, oggi più che mai, trasmettere ai giovani il valore di questa giornata».

La mattinata si è snodata tra musica e memoria: le note del Corpo Musicale Giuseppe Verdi hanno dato il via al corteo, animato dai canti popolari come "Bella Ciao" e dagli slogan "Viva la libertà, viva la liberazione", echeggiati lungo le vie cittadine. La sfilata ha accompagnato la deposizione delle corone d’alloro al Monumento ai Caduti in piazza Vittorio Veneto, al Monumento ai Partigiani in largo Garibaldi e in piazza Martiri della Libertà, davanti al municipio, simbolo della democrazia cittadina.

Alla celebrazione hanno preso parte i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia Locale, del 34° Distaccamento Permanente AVES Toro, le associazioni cittadine (Pro Loco, Protezione Civile, Croce Verde, Vigili del Fuoco, Marinai, Bersaglieri, Alpini, AssoCarabinieri, Coro Tre Valli, Corpo Musicale Giuseppe Verdi), i sindacati e i membri dell'Amministrazione Comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

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