Sono arrivati a Settimo Torinese da tutta Italia i quasi 600 volontari e operatori della Croce Rossa Italiana per l'assemblea nazionale che per la prima volta ha lasciato i confini di Roma per trasferirsi in Piemonte. Il taglio del nastro ha aperto l'incontro nella tensostruttura del Centro Fenoglio, colorato del rosso di quelle divise della solidarietà, umanità e impegno che da sempre caratterizza questa organizzazione umanitaria.
Obiettivo della grande convention, salutata dal videomessaggio del governatore del Piemonte, Alberto Cirio che ha sottolineato come La CRI sia «punto di riferimento imprescindibile, non solo in Italia ma in tutto il mondo», la relazione annuale e l'approvazione del consuntivo 2024 «un anno difficilissimo - lo ha definito il presidente nazionale Rosario Valastro - segnato da epidemie, guerre (al momento nel mondo ce ne sono in corso 120!), crisi ambientali che ci hanno notevolmente impegnato e il 2025 a quanto pare non sarà certo meglio».
A sottolineare il ruolo centrale del Centro Fenoglio è stata la sindaca di Settimo, Elena Piastra, che ha ricordato come questo luogo – un tempo villaggio operaio per i cantieri Tav – sia oggi un faro nazionale per l’accoglienza, l’emergenza e la formazione. «Il Centro Fenoglio è l’orgoglio della nostra città – ha dichiarato rivolgendo un saluto speciale ad un uomo speciale, Ignazio Schintu che in questo progetto ha creduto fin dall'inizio – esempio di umanità in un’epoca in cui i principi della Croce Rossa, come solidarietà e imparzialità, sono messi sempre più alla prova».
Piastra ha anche ricordato, con parole dure e sentite, l’uccisione degli operatori della Mezzaluna Rossa a Rafah, segno drammatico di quanto oggi sia difficile operare nei contesti di crisi. «Non possiamo chiamarli diversamente da crimini – ha detto – eppure è proprio per questo che oggi, più che mai, il mondo ha bisogno della Croce Rossa».
Nato come centro di emergenza temporaneo, oggi il Centro Fenoglio è un punto di riferimento stabile per tutta l’Italia, capace di affrontare sfide complesse come l’accoglienza migranti e la gestione di emergenze sanitarie e sociali. Un simbolo concreto di come l’impegno volontario, anche in tempi difficili, possa cambiare il volto di un territorio e diventare esempio per l’intera nazione.