Un'iniziativa per stare insieme in allegria senza dimenticare il significato del 8 Marzo
Nella serata dell'8 marzo l’associazione calabrese la Ginestra, che raduna amici e simpatizzanti del Comune di Borgaro e Caselle, guidata dalla presidente Iole Santo Pio ha messo in campo un’iniziativa, al ristorante di Caselle "Totò e Peppino" per stare insieme in allegria con amici e conoscenti in forma conviviale, ma anche per riflettere con interventi e giochi a tema.
«Non è propriamente una festa» ha esordito la presidente nel dare il benvenuto alle ed ai convitati. Presenti all’iniziativa l’assessore borgarese Eugenio Bertuol che ha portato la sua riflessione sia come politico e sia come uomo «difficile di questi tempi non apparire inadeguato, disattento o fuori luogo. I fatti di cronaca non lasciano sereni ed è necessario che uomini e donne intraprendano percorsi comuni».
In rappresentanza di Borgaro anche l’assessora Federica Burdisso e ad allietare la serata il duo musicale Raffaele Dea Musica live.
Compito delle ospiti Angela Grimaldi e la dottoressa Francesca Tampone fornire spunti di riflessione in leggerezza. Grimaldi ha coinvolto il pubblico attraverso esempi concreti e tangibili, stimolando ragionamenti e pensieri, passando da un breve excursus sulla storia ed il ruolo delle artiste nell’epoca antica. Con un riferimento al presente ha sottolineato quanto sia fondamentale l’uso delle parole e del giudizio, anche delle donne nei confronti di altre donne. In chiusura ha messo in evidenza, l’importanza del comportamento di ognuna/o, di noi. L’esempio come seme per un cambiamento culturale e la responsabilità dei propri gesti e scelte «si può fare tanto per cambiare le cose. Ognuno di noi può e deve fare la sua parte».
Tampone ricollegandosi a quanto emerso, ha fatto riferimento riferimento all’importanza delle notizie ed il modo in cui vengono veicolate «anteporre uno stereotipo prima della narrazione dei fatti mette in evidenza un giudizio che precede e sostituisce una sentenza».
Nell’arco della serata la dottoressa ha anche utilizzato dei giochi, per trasmettere concetti di disuguaglianza e di discriminazione.