Mar, 30 Apr, 2024

La storia e i misteri del Titanic continuano ad affascinare e ad incuriosire ancora ad oltre cent'anni dal tragico naufragio

Tutto esaurito venerdì scorso per la conferenza di Davide Aimonetto, organizzata dalla Pro Loco

Per una sera, l’incredibile e tragica storia della nave inaffondabile per antonomasia: il Titanic, è “attraccata” a Caselle, con tutto il suo carico di misteri, leggende, accanto all’alone di morte e fascino maledetto che ha sempre emanato, a partire da quel 15 aprile del 1912, data in cui si inabissò per sempre nelle gelide acque dell’oceano Atlantico, a quasi 4.000 metri di profondità.

A parlarne, su invito di Silvana Menicali, presidente della Pro Loco, il giornalista e divulgatore Davide Aimonetto, da anni appassionato di vicende e storie legate a questa nave leggendaria, che ancora oggi continua a far parlare di sé.

«Siamo felici di ospitare un personaggio come Davide Aimonetto – ha esordito Menicali, venerdì scorso, di fronte ad un pubblico attento e numeroso, che ha riempito in ogni ordine di posto il salone delle feste e delle associazioni di via Madre Teresa di Calcutta – che questa sera sposta il suo focus su una vicenda che, a grandi linee tutti conosciamo, ma che sicuramente Aimonetto, saprà mettere in luce fatti e particolari per noi sconosciuti».

Con l’ausilio di una serie di slide che hanno accompagnato la narrazione nell’arco di tutta la serata, Aimonetto recuperando molto del materiale fotografico e documentario tratto dalla Rete, ha esposto le origini del transatlantico, costruito nei cantieri di Belfast, tratteggiando lo sfondo economico e sociale dei primi del Novecento in cui si realizzò il più grande manufatto costruito dall’uomo fino a quel momento storico, un concentrato puro di tutte le innovazioni tecnologiche e scoperte scientifiche dell’epoca. Ma che non servirono a sottrarsi dal suo tragico destino.

«Il Titanic è senza dubbio lo specchio della società e delle aspettative di una parte del pianeta, quello culturalmente più progredito e finanziariamente più potente, che di fatto, dominava il resto del pianeta – ha esordito Aimonetto  – quindi il Titanic si può leggere molto più di come un semplice quanto tragico naufragio. Sul Titanic si addensarono i sogni, le speranze, le paure di tanti uomini e donne di quel tempo. Nutriti da un profondo ottimismo verso un inarrestabile progredire umano della scienza e della tecnica. Non fu così. E quella tragedia e, di lì a poco lo scoppio della prima guerra mondiale, sono l’emblema di un sogno folle che coincise con la fine inesorabile di un’epoca,
conosciuta come la Belle Epoque».

Aimonetto, nella prima parte della serata si è soffermato in particolare sugli arredi, sul lusso che dominava gli ambienti della prima classe, citando aneddoti e testimonianze dirette. Poi ha affrontato i tanti misteri, alcuni dei quali palesemente costruiti ad arte, altri invece ancora oggi senza soluzione, che circondano la storia del transatlantico. Infine ha ricostruito le vicende umane, degli ultimi attimi di vita, di alcuni dei personaggi più famosi del tempo che erano saliti a bordo: dagli Astor ai Guggenheim. Una serata intensa e suggestiva che è scivolata leggera come la prua della nave più celebre al mondo.

«Desidero ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa conferenza dedicata al Titanic ed ai sui misteri. In primis, la Pro Loco di Caselle e la sua presidente Silvana Menicali, che mi ha ospitato nella sempre accogliente
sede in via Madre Teresa di Calcutta, a tutti i presenti a questa serata ed anche coloro che, per motivi diversi non hanno potuto esserci, ma che hanno manifestato il loro pensiero di adesione ideale all'iniziativa. Alcuni hanno già proposto il bis – ha concluso nel suo intervento Aimonetto - magari con altri temi sempre inerenti alla storia del Titanic. Ora è prematuro parlarne. ma se ci saranno novità sarete sicuramente informati».

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