Non c’è confronto che tenga rispetto alle altre manifestazioni presenti sul territorio in questo periodo estivo. La Festa di Sant’Anna, che si svolge presso l’omonimo borgo, è ormai divenuto un appuntamento irrinunciabile non solo per tanti casellesi e leinicesi, ma per tutti coloro che desiderano trascorrere una serata insieme, a tavola, in mezzo al verde della campagna e ben lontani dal frastuono cittadino.
E non è un caso che l’associazione culturale Sant’Anna di Caselle, abbia da tempo preso la decisione di non ospitare nei giorni di festa Luna Park e giostre, che avrebbero sicuramente aumentato il numero di partecipanti, ma snaturato il sapore genuino di questa festa campestre, che fino a non molte edizioni fa proponeva ancora la pesa del tacchino e la gara delle balle di fieno.
Un pugno di giorni vissuti comunque intensamente. In primis dai volontari, molti dei quali giovani se non giovanissimi. Il segreto del successo di questa festa è grazie anche al loro impegno e contributo. Un plauso va indirizzato anche ai partecipanti che ogni sera, sotto un acquazzone estivo piuttosto che la canicola di questi giorni, a centinaia si sono messi pazientemente in fila per gustare le specialità della festa, in particolare la pregevole carne grigliata. Una fila che si formava già alle sette di sera. Notare che gli stand non aprivano prima delle otto. Impossibile calcolarne il numero dei presenti. Certamente imponente, se tre ore dopo l’apertura dello stand c’era ancora gente in fila.
«Anche quest'anno la festa è stata un grande successo - dichiara Stefano Autretto presidente dell'associazione culturale Sant'Anna - l'affluenza di persone è stata veramente imponente, abbiamo servito da mangiare a più di 500 persone ogni sera, che poi hanno potuto godere dell'intrattenimento musicale di bravissimi gruppi musicali, della generosità del Banco di beneficenza e soprattutto dello spirito di accoglienza e allegria che la nostra borgata offre. La nostra festa è stata anche un momento per ricordare chi ha sempre collaborato e ha creduto nei sui valori, ma purtroppo non può più essere fisicamente con noi. In particolare il ricordo va al caro Albino Giraudo, con una dedica musicale proposta da Matteo Bensi nella serata di lunedì. Entusiasti della partecipazione e della vicinanza dimostrata dalla gente, siamo ancora più sicuri che la strada intrapresa sia quella giusta, nel voler recuperare e rimodernare parte degli spazi dove si svolge attualmente la festa. In modo da creare una struttura polivalente e funzionale, ancora migliore e più capiente. In grado di ospitare sicuramente non solo l’appuntamento patronale di luglio, in un ambiente ancora più ampio ed accogliente, ma anche altre attività ed iniziative che avranno così modo di svolgersi nell’arco di tutto l’anno, cosa oggi non proponibile».
Il rendering della nuova struttura
Infatti, al netto delle spese sostenute, il ricavato della patronale di Sant’Anna, sarà devoluto a favore dei lavori di recupero e ristrutturazione degli spazi del complesso di Sant’Anna. Un progetto ambizioso, ma che darà sicuramente i suoi frutti.