Ven, 6 Dic, 2024

Uso consapevole della rete: una bussola per i giovani navigatori di Caselle con il formatore Luca Alberigo

Uso consapevole della rete: una bussola per i giovani navigatori di Caselle con il formatore Luca Alberigo

Due incontri con i ragazzi e le ragazze delle classi seconde della scuola media per impare l'uso responsabile ed evitare l'abuso

In occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo e la Safer Internet Day, l'Istituto Comprensivo di Caselle ha organizzato per gli studenti delle classi seconde della scuola media sia della Demonte che di strada Salga, due incontri, giovedì 8 e venerdì 9 febbraio, con Luca Alberigo, formatore volontario dell'associazione no-profit "Social Warning - Movimento Etico Digitale".

Come abbiamo visto nei giorni scorsi (https://nonsolocontro.it/news-attualita/giornata-contro-il-bullismo-e-il-cyberbullismo-in-italia-dati-allarmanti-ne-e-vittima-il-26-9-degli-studenti - fonte Piattaforma Elisa del Ministero della Salute) i dati sono quelli di un preoccupante fenomeno in crescita e la sicurezza sulla rete, in questo contesto diventa fondamentale. Ed è proprio quello che Alberigo fa nelle scuole: offrire gli strumenti giusti e consapevoli per un utilizzo responsabile.

«Gli incontri mi hanno dato l'occasione di presentare in anteprima i dati aggiornati - spiega Alberigo - provenienti dall'Osservatorio della nostra associazione, raccolti con la compilazione di oltre 20 mila questionari somministrati a giovani tra gli 11 e i 18 anni da tutta Italia, che hanno confermato un trend purtroppo non positivo, anzi, in peggioramento. I ragazzi in media trascorrono più di 5 ore al giorno online (l'82,7%) e, insieme a quelli che ne trascorrono più di 3 (il 12,3%), il totale arriva al 95%. Inoltre è emerso che i ragazzi trascorrono la maggior parte del tempo online nelle ore che dovrebbero essere dedicate allo studio o allo sport (il 56,4%, tra le 13 e le 19) o nelle ore in cui si potrebbe socializzare con i familiari (il 43,5%, tra le 19 e le 23). Un inquietante 20,4% dichiara di trascorrere online tutto il tempo libero. Infine, dall'Osservatorio sono emerse le app più utilizzate dai giovani nel campione: WhatsApp al primo posto (90,4%); Instagram (76,9%, per il quale l'età minima "dovrebbe" essere 13 anni); YouTube (73,1%) e TikTok (67,3%, anch'esso attivabile in teoria dai 13 anni in poi)».

Non solo dagli incontri con gli studenti casellesi è emerso un altro dato inquietante «la quasi totalità dei nostri giovani studenti possiede uno smartphone a uso esclusivo, utilizzabile senza la supervisione dei genitori e senza nemmeno l'impiego di app per il parental control o la limitazione oraria dell'utilizzo - prosegue -. Questo è un dato preoccupante, per ciò che concerne l'esposizione a contenuti inappropriati e all'iperconnessione, che può portare a fenomeni di dipendenza, o comunque di ridotte capacità di concentrazione».

E aggiunge «criticità e rischi a parte, gli incontri sono strutturati proprio per porsi su un piano di confronto e non di giudizio con le ragazze e i ragazzi, che infatti sono partecipativi e coinvolti» perchè ai giovani uditori «vengono presentate le opportunità derivanti da un uso consapevole dei dispositivi connessi, a partire dalla possibilità di socializzare, mantenere i rapporti interpersonali, informarsi e accedere a contenuti utili o interessanti, giocare online per migliorare aspetti come la coordinazione, i riflessi, ma anche lo sviluppo di lealtà e spirito di squadra».

Un focus particolare è stato fatto sulle fake news e sulle immagini che appaiono per capire quali siano reali e quali generate dall'Intelligenza Artificiale, perchè mai come in questo periodo è importante saper distinguere le notizie vere e foto di cose reali da tutto quello che circola in rete e che alimenta false credenze.

«Gli incontri mi hanno portato a toccare anche il tema dell'intelligenza artificiale - continua - sia per quanto riguarda le ricadute in ambito didattico (ChatGPT come "complice" utilizzato da molti studenti "furbetti", per fare e farsi fare i compiti), ma anche per ciò che riguarda il futuro del mondo del lavoro. È stata una buona occasione per riflettere insieme sul rischio di usare la via semplice dell'intelligenza artificiale per fare ricerche, temi o risolvere problemi di matematica, sacrificando però lo sviluppo cognitivo nel mantenere il cervello (umano) in allenamento. Spero quindi che il mio consiglio venga seguito».

E conclude «ringrazio la Dirigente Scolastica Pina Muscato, che mi ha invitato anche quest'anno a incontrare le alunne e gli alunni; il referente coordinatore per il bullismo e cyberbullismo, Maurizio Scervino e tutti i docenti che hanno accompagnato i ragazzi nell'auditorium. Soprattutto, però, ringrazio le ragazze e i ragazzi, spesso dipinti come una generazione superficiale, disinteressata, priva di valori e visione che, al contrario, mi  hanno dimostrato quanto sia edificante relazionarsi con loro, specie se lo si fa in maniera non giudicante».

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