A condurle sarà il giornalista e docente Davide Aimonetto, diplomato allo Yad Vashem di Gerusalemme
"Le leggi razziali del 1938. Una pagina vergognosa nella storia d'Italia" è il titolo e il tema delle conferenze, in programma giovedì 25 e venerdì 26 gennaio al teatro Pavarotti solo per le scuole, mentre sempre venerdì 26 gennaio, al Pavarotti alle 21 è prevista per la cittadinanza la conferenza "Lo Yad Vashem e il Tribunale dei giusti. Quando la storia diventa memoria" tenute da Davide Aimonetto, insegnante e giornalista, diplomato allo Yad Vashem di Gerusalemme.
Lo Yad Vashem è la collina di Gerusalemme dove, nel 1953, la Knesset, il parlamento dello Stato d’Israele, istituì “Il memoriale delle vittime e degli eroi dell’Olocausto”, per commemorare i sei milioni di ebrei morti nella Shoah. Letteralmente significa “un monumento e un nome”, nell’espressione tratta dal passo biblico di Isaia 56, 5 – “Io donerò loro un posto e un nome che non perirà mai” – scelto proprio a significare che chiunque sia scomparso nella tragedia dei campi di sterminio deve essere ricordato, deve, come è stato detto, «avere voce per continuare a gridare l’orrore».
Il complesso è costituito dalla “Sala dei nomi”, dove sono conservati, appunto, circa 3.500.000 di nomi accertati, 58 milioni di pagine di documenti, 100.000 fotografie, migliaia di testimonianze di sopravvissuti.
Una vicenda che Aimonetto snocciolerà al pubblico anche attraverso le numerose foto scattate da lui stesso durante la sua permanenza a Gerusalemme.
Una serata per non dimenticare gli orrrori della Shoa e non solo nel Giorno della Memoria.



