Se qualcuno avesse previsto che il Consiglio comunale di San Mauro Torinese sarebbe diventato un teatro dell’assurdo, difficilmente avrebbe immaginato uno scenario tanto grottesco quanto quello andato in scena nell’ultima seduta. Una maggioranza che si spacca, un PD che implode come una meringa al sole, un sindaco che governa come se il Comune fosse un condominio personale. Tutto davanti agli occhi increduli dei cittadini.
La CER che fa saltare i nervi (e le manine della maggioranza)
La miccia si accende su un tema che, in qualunque città normale, sarebbe passato senza un battito di ciglia: l’adesione ad una CER, una Comunità Energetica Rinnovabile.
E invece no.
Due consiglieri PD — teoricamente parte della squadra di governo — si astengono. Perché? «Non siamo stati informati, non ci rispondono, non siamo più disponibili ad alzare la mano a comando».
Traduzione politica: la maggioranza non esiste più, esiste solo Guazzora e il suo cerchio magico.
Luca Rastelli (PD)
Il vicesindaco PD si astiene in giunta: roba da manuale del crollo politico
Ma il colpo di grazia arriva poco dopo: anche il vicesindaco PD, Luca Rastrelli, decide che è troppo perfino per lui e si astiene in Giunta sulla delibera della variante al Piano Regolatore.
Una roba che, in qualsiasi Amministrazione seria, aprirebbe una crisi immediata.
A San Mauro, invece, causa “un'interrogazione” e una montagna di imbarazzo. Fine.
La sindaca? Fa finta di niente.
Il PD? Dorme.
I cittadini? Guardano sbigottiti.
Il posto del PD regalato a un assessore civico… perché sì
E se ci fosse bisogno di un’altra perla, eccola servita: dopo mesi di attesa entra in giunta come assessore Aldo Parola, esponente di una lista civica che rappresenta… come dice lui stesso, se stesso.
Sostituisce Emanuele Durante, che almeno aveva un minimo di legittimazione essendo in quota PD.
La domanda è elementare: perché un assessorato del PD è finito a un non-PD?
Risposta: perché il PD sanmaurese è così evanescente da non accorgersi nemmeno di aver perso un pezzo.
Paola Antonetto (FdI)
Antonetto (FdI) spara a pallettoni: “ San Mauro, un disastro”
A rompere definitivamente il velo di ipocrisia ci pensa la consigliera di Fratelli d’Italia Paola Antonetto, che commenta così il quadro: «A San Mauro, non si è mai vista una situazione del genere. Il PD è diventato lo stuoino del sindaco, considerazione zero. Alcuni consiglieri non vogliono più fare le manine automatiche. Finalmente!»
Secondo Antonetto, persino "i più miti" avrebbero perso la pazienza, segno che il vaso non è solo colmo: è straripato.
“Mazzù, sveglia: sei segretario del PD o della lista Guazzora?”
Non manca la bordata al segretario provinciale del PD, Marcello Mazzù: «Si rende conto che il PD viene depauperato delle cariche che gli spetterebbero? Il segretario dov’è? Cosa fa? Protegge il partito o la lista civica del sindaco?»
E già che c’è, la consigliera FDI colpisce anche il segretario cittadino: «latitante», ma almeno con qualche alibi. Diverso discorso per il capogruppo PD, descritto come «semimuto», una figura ormai decorativa.
Un PD piegato, una sindaca che comanda come un monarca
Il ritratto finale è impietoso: «La maggioranza è gestita in maniera autocratica da un sindaco che vuole solo persone accondiscendenti - aggiunge Antonetto -. Chi fa domande viene marginalizzato. Il PD è inesistente. Una barzelletta politica».
San Mauro oggi non sembra più amministrata: sembra commissariata dalla confusione. Il PD, anziché essere la colonna portante della maggioranza, si sta liquefacendo come neve marcia, lasciando Guazzora libera di scegliere assessori secondo simpatia, come in una fiction di basso livello.
E mentre la città assiste allo spettacolo, una domanda resta sospesa nell’aria: quanto può ancora reggere questa farsa prima di diventare una crisi conclamata?
