Il sindaco «qualsiasi motivazione che animi una protesta perde di valore di fronte a gesti che creano solo un danno a chi lavora»
Protesta a colpi di spray questa mattina a Venaria Reale contro il G7 in programma il 29 e 30 aprile alla Reggia dove i ministri dell'Ambiente si riuniranno per discutere di transizione ecologica, economia circolare e della salute dei mari.
Ad imbrattare il muro esterno del Supercinema di corso Vittorio Veneto è stato l'attivista del movimento Ultima Generazione, l'ingegner Claudio Borsello, mappanese di origine che ora vive a San Mauro, convinto ambientalista, che armato di estintore carico di vernice arancione ha imbrattato il muro esterno con la scritta "No G7" . Lo stesso che con un gruppo di volontari qualche mese fa aveva interrotto la messa del Vescovo Roberto Repole in Duomo a Torino per attirare l'attenzione della Chiesa torinese sulla crisi climatica e sulle sue conseguenze.
L'atto dimostrativo di disobedienza civile non è avvenuto in segreto ma attirando l'attenzione dei passanti che hanno subito avvertito i carabinieri e la Polizia Locale e su twitter Ultima Generazione ha postato il suo commento «l’unica cosa che interessa ai politici che si riuniscono a qui, è tenere lontani i cittadini, tanto che si blinderanno dentro una nuova zona rossa...».
Immediato è stato l'intervento delle forze dell'ordine insieme ad alcuni agenti della Digos di Torino.
L’azione ha fatto infuriare il proprietario del Supercinema, Hugo Chincerè che ha denunciato l’uomo per i danni causati alla struttura «vedere i muri imbrattati in quel modo ci ha fatto ovviamente arrabbiare, ma siamo anche rimasti stupiti perchè siamo vicini al Giro d'Italia e sicuramente l'intervento di pulizia d non so se riusciremo a farlo in tempo. E non è una bella vetrina da presentare visto che siamo anche all'ingresso della città».
Aggiunge il sindaco Fabio Giulivi «ho portato la mia solidarietà e quella dell'Amministrazione al proprietario del Supercinema e ai dipendenti della struttura che nulla c'entrano con l'evento e che si sono ritrovati con la facciata danneggiata. Manifestare il proprio parere è legittimo. Ma qualsiasi motivazione che animi una protesta perde di valore di fronte a gesti così scriteriati che creano solo un danno a chi tenta di fare impresa sul nostro territorio. Scriveremo al prefetto per ulteriori interventi perchè non vogliamo che si verifichino altri danneggiamenti».
Questa è solo la prima delle manifestazioni di protesta contro il G7. Domenica 28 aprile alle 14 al parco Galieo Galilei è già in programma quella del Collettivo Ecologia Politica Torino che spiega sul volantino di "chiamata alle armi" dei sostenitori e simpatizzanti «Contro il G7 su Ambiente ed Energia, promotore di una finta transizione ecologica. Contro le guerre e il genocidio in Palestina. Loro7 noi 99% perchè vogliamo decidere sulle nostre vite e sulla tutela dei nostri territori».