A Borgaro si viaggia contromano.
Tranquilli...Non intendiamo sulle strade comunali, che per altro, sarebbe pericolosissimo, ma in Consiglio comunale. Perchè? E' semplice il gruppo di minoranza Uniti per cambiare Borgaro, anzichè fare opposizione come ci si aspetterebbe alla maggioranza, guidata dal sindaco Claudio Gambino, la guerra la fa a Fratelli d'Italia, negando qualsiasi dialogo e confronto.
Di solito, finita la campagna elettorale dei tutti contro tutti, chi finisce in minoranza tende a coalizzarsi per rendere più efficacie e forte il ruolo dell'opposizione. D'altra parte lo confermano anche antichi e saggi adagi popolari "L'unione fa la forza"..."da soli on si va da nessuna parte" eccetera.
Ma non a Borgaro, dove a quanto pare le ruggini nate nel periodo elettorale (quando i due gruppi avrebbero dovuto essere uno) sono diventate peggio dell'acido corrosivo e allora anche la rappresentanza in una commissione (diciamocelo non proprio fondamentale) diventa oggetto di scontro, seppure a distanza e suon di comunicati stampa.
Cosa è accaduto? Nulla che non abbiamo mai visto altrove: la capogruppo di Uniti per Borgaro Elisa Cibrario Romanin è assente al Consiglio di lunedì 29 luglio (giustificata o meno, importa poco a tutti) e Fratelli d'Italia sfruttando la parità numerica fra i due gruppi chiede e ottiene una mano (o meglio un voto) dalla maggioranza per far eleggere il suo rappresentante.
Tutto qui? Eh no, il gruppo si risente e arriva un comunicato francamente vaneggiante e frutto forse del caldo torrido che dà alla testa «sapevamo che potessero essere d’accordo o addirittura un'unica forza politica ma che avessero la volontà di rivelarsi apertamente alla cittadinanza è stato veramente un atto di coraggio! Da oggi "finalmente" i borgaresi hanno un quadro chiaro. Crediamo che una buona parte degli elettori che ha creduto nella lista arrivata terza alle elezioni comunali, come possibile alternativa alla pluriennale Amministrazione Gambino, sicuramente si ravvederà. Se pertanto avessero bisogno di una vera opposizione possono contare senza alcun dubbio sulla nostra presenza».
Una tempesta in un bicchiere d'acqua cui non possono non rispondere Cristiana Sciandra ed Emanuele Lapira di FdI che ipotizzano un colpo di calore da parte di chi ha scritto il comunicato e rinviano al mittente l'accusa di essere una "pseudo opposizione" «tanto più visto che ci è più volte stata negata, da parte della capogruppo Cibrario Romanin, la possibilità di dialogo tra la minoranza tutta» e ricordano «che la campagna elettorale è finita ed è ora di mettersi a studiare gli atti e le delibere. Abbiamo capito che per voi è più facile nascondersi dietro ad una tastiera, piuttosto che argomentare, dal vivo e in modo serio, responsabile e costruttivo i temi legati alle delibere del Consiglio comunale».
E concludono «per favore, siate seri e vista la poca conoscenza dei temi amministrativi, cercate di utilizzare almeno il buon senso, sempre che sia una virtù che vi appartiene».
E la maggioranza di Gambino? Come in campagna elettorale assiste divertita alla finestra
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