Un’ occasione per rafforzare la collaborazione di tutti in un progetto di sviluppo dei territori sempre più sostenibile e integrato
Lo avevamo già annunciato, ma ora è ufficiale: la prima Antenna della Riserva Unesco Mab CollinaPo avrà sede nel castelleto di San Mauro in cui sono attualmente in corso lavori di riqualificazione grazie ai 400mila euro portati a casa con il PNRR.
Questa mattina, venerdì 23 febbraio, infatti è stato sottoscritto il protocollo d'intesa tra l'assessore al Verde pubblico e alle Sponde fluviali della Città di Torino, Francesco Tresso, presidente della Riserva UNESCO MaB CollinaPo, e la sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora.
«Il protocollo rappresenta un passo nella valorizzazione di questo importante riconoscimento internazionale - commenta Guazzora - che vede coinvolto il nostro territorio. Ci auguriamo che rappresenti un volano per il patrimonio naturalistico e sentieristico della collina e degli altri circuiti turistici».
Ma cosa sono le Antenne MaB?
Sono una rete di punti identitari dei Comuni che fanno parte del MAB, all'interno dei quali verrà promossa la conoscenza, la valorizzazione e la cura del territorio della Riserva attraverso attività di divulgazione, informazione e formazione e potranno essere attivati all’interno di spazi con natura e gestione eterogenea ma accomunati dall’interesse ambientale, paesaggistico e di innovazione culturale e sociale.
Il riconoscimento MaB (Man and the Biosphere) alla collina che circonda Torino era stato assegnato nel 2016 dall’Unesco: un ambiente che si sviluppa lungo l'asse fluviale del Po, toccando 86 comuni e quattro diverse province (Torino, Asti, Cuneo e Vercelli).
«E' un riconoscimento prestigioso - aggiunge la sindaca - che viene conferito ai territori in cui uomo e natura convivono armoniosamente e nel rispetto degli ecosistemi presenti».
Spiega Tresso «con il protocollo firmato questa mattina avviamo la prima antenna MaB sul territorio che, insieme alle altre che saranno attivate in futuro, costruiranno una rete di luoghi connessi attraverso i quali conoscere e fare esperienza diretta del potenziale unico che ha questo territorio».




