Grande cordoglio a Settimo e nel mondo dell'editoria torinese per l'improvvisa scomparsa di Marco Dibenedetto. Insegnante, scrittore, psicoterapeuta, collaboratore di giornali locali è morto improvvisamente ieri sera, giovedì 31 luglio, ad appena 52 anni per un probabile infarto. Ha accusato forti dolori mentre era in auto e si fermato quasi davanti alle Porte Palatine di Torino, ma nonostante i soccorsi per lui non c'è stato nulla da fare.
Dibenedetto è autore di numerosi romanzi gialli pubblicati da Golem, che hanno come sfondo la città della Mole e ha fatto attivamente parte di Torinoir, il celebre collettivo di scrittori partecipando e organizzando numerose iniziative, antologie letterarie, incontri e presentazioni di libri. A giugno di quest'anno ha pubblicato la sua ultima creazione “Hanno ucciso il mio psicologo”.
«La psicologia era una disciplina che conosceva bene – commenta con emozione mista a cordoglio Giorgio Ballario, ex giornalista de La Stampa e giallista di successo che con Marco ha condiviso un percorso in Torinoir – dato che fra le sue molteplici attività svolgeva anche quella di psicoterapeuta. Fare un pezzo di strada con lui è stato bello. Indimenticabili restano le tante serate trascorse insieme fra libri e birra. Ci mancherà».
Dibenedetto era nella quotidianità docente all’Istituto Alberghiero “Colombatto” di Torino e in tanti, saputo della sua morte, tra colleghi e studenti, non hanno esitato ad esprimere sui social tutto il loro cordoglio
Lascia la moglie Stefania e il piccolo Ivan, ma anche un vuoto incolmabile tra la sua nutrita schiera di lettori.