Lun, 29 Apr, 2024

C'è un possibile legame tra l'utilizzo prolungato di gastroprotettori e demenza senile?

C'è un possibile legame tra l'utilizzo prolungato di gastroprotettori e demenza senile?

Lo studio non permette di dimostrare un rapporto causa-effetto diretto. Sono farmaci che vanno comunque presi a bassi dosaggi e per brevi periodi

Il 12 settembre 2023 è stato pubblicato un articolo sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine dal titolo “Inibitori di Pompa Protonica e rischio di demenza: l’uso prolungato di tali farmaci incrementa il rischio di demenza nella popolazione del 33% dei casi".

Gli inibitori della pompa protonica (PPI), meglio conosciuti con il nome di omeprazolo, pantoprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo e rabeprazolo, usati per trattare la malattia da reflusso gastroesofageo e le ulcere peptiche, possono aumentare il rischio di demenza. In questo recentissimo studio, i ricercatori hanno determinato se l’uso di PPI fosse associato a demenza, valutando i dati di una coorte epidemiologica di quattro comunità statunitensi a partire dal 1987. Questa analisi ha incluso partecipanti che non presentavano demenza. La diagnosi di demenza si basava su esami, screening cognitivi telefonici, lettere di dimissione ospedaliera e registri di morte.

Tra i 5.712 partecipanti all'analisi (età media 75 anni, 58% donne), il 10% ha sviluppato demenza dopo un follow-up di 6 anni. L’uso cumulativo di PPI variava da 112 giorni a 20 anni. Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa nel rischio di demenza tra chi non utilizzava PPI e chi utilizzava PPI in generale.

Tuttavia, coloro che hanno utilizzato i PPI per più di 4,4 anni avevano un rischio di demenza più elevato del 33% rispetto a coloro che non li avevano utilizzati. Ad oggi tre di questi principi attivi rientrano nei 10 farmaci più utilizzati in Italia: questo studio dovrà rivalutare l’uso o l’abuso che si è fatto in questi anni di questi farmaci.

Questa nuova evidenza si aggiunge peraltro a quelle già note e che hanno evidenziato una correlazione con le fratture da osteoporosi, con le infezioni intestinali e le polmoniti, con le malattie renali, l’infarto del miocardio, l’ictus ed il cancro gastrico.

Quindi, per concludere, si tratta di farmaci che vanno assunti solo dietro prescrizione medica per un periodo di tempo limitato ed al minor dosaggio possibile, non a vita.

Fonti: Proton-Pump Inhibitors and Dementia Risk, Jennifer Rose V. Molano, MD, reviewing Northuis C et al. Neurology 2023 Aug 9. Longer use of proton-pump inhibitors increased dementia risk in a community-based cohort. Al link https://jwat.ch/489BVy6
Review Arq Gastroenterol. 2022 Apr-Jun;59(2):219-225. doi: 10.1590/S0004-2803.202202000-40. Safety of long-term proton pump inhibitors: facts and myths”

Schedina Dinatale


 

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