Sab, 26 Apr, 2025

Biennale Democrazia 2025 conquista Torino: oltre 45.000 presenze, 150 eventi e una città intera mobilitata tra dialoghi, arte e riflessioni sulle guerre e la pace

Biennale Democrazia 2025 conquista Torino: oltre 45.000 presenze, 150 eventi e una città intera mobilitata tra dialoghi, arte e riflessioni sulle guerre e la pace

Si è chiusa con numeri da record la IXª edizione di Biennale Democrazia, intitolata Guerre e Paci. Con oltre 45.000 presenze registrate nei cinque giorni di programmazione, la manifestazione si conferma uno degli appuntamenti culturali più attesi e partecipati del panorama nazionale.

Dal 26 al 30 marzo, Torino ha ospitato più di 150 eventi tra lezioni, dialoghi, letture, spettacoli, momenti di intrattenimento e laboratori, distribuiti in 46 sedi cittadine. L’edizione ha coinvolto anche 160 volontari e attivato 80 collaborazioni con enti e organizzazioni locali, nazionali e internazionali. Oltre 250 ospiti e relatori da tutto il mondo hanno portato il loro contributo sui grandi temi delle dinamiche politiche e sociali contemporanee.

torino biennale democrazia 2025 Alessandro BarberoAlessandro Barbero al Carignano

L’apertura ufficiale, mercoledì 26 marzo, ha subito fatto registrare il tutto esaurito: l’attesissimo incontro Come finiscono le guerre, con Alessandro Barbero e Manuela Ceretta al Teatro Carignano, è andato sold out in meno di 24 ore. La giornata è proseguita alle OGR Torino con La guerra civile, una produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, con la voce narrante di Umberto Orsini, le musiche di Giorgio Li Calzi e la drammaturgia di Fabrizio Sinisi.

Tantissimi gli appuntamenti da tutto esaurito, tra cui il monologo Il secolo è mobile di Gabriele Del Grande, la lectio di Gustavo Zagrebelsky, l’incontro sull’arte come strumento di pace con Michelangelo Pistoletto e Francesco Manacorda, e il toccante confronto La terra dei gelsomini sulla situazione siriana con Asmae Dachan, Annalisa Camilli e lo stesso Del Grande. Grande partecipazione anche per gli eventi con Francesca Mannocchi, Paola Caridi, Anna Foa e il live del podcast Tintoria con Pif. Un altro momento di particolare intensità è stato la lectio di Paolo Nori, Cosa mi dice la letteratura russa della guerra e della pace.

torino OGR biennale democrazia guerra civileGuerra civile alle OGR

Particolarmente significativa la presenza delle scuole, con oltre 2.000 studentesse e studenti coinvolti, di cui più di 200 provenienti da tutta Italia e ospitati nel campus residenziale di Democrazia Futura, supportati dall’associazione Acmos. Questa sezione ha riscosso un grande successo grazie a un ricco programma di laboratori, giochi e performance, tra cui il suggestivo flashmob Domandare la pace in piazza Carignano.

torino biennale democrazia flashmob 2025Il flashmob in piazza Carignano

Anche Democrazia Diffusa ha saputo valorizzare le energie dei quartieri torinesi, coinvolgendo 30 realtà culturali locali grazie al contributo di Torino Social Impact, ARCI Torino e la rete delle Biblioteche civiche torinesi. Come nella scorsa edizione, la Biennale è arrivata anche all’interno della casa circondariale Lorusso e Cutugno, con incontri che hanno visto protagonisti, tra gli altri, Daria Bignardi e Lorenzo Bernini.

torino biennale democrazia 2025 mole antonelliana

Con una geografia ancora più estesa rispetto alle passate edizioni, la Biennale ha dimostrato come la cultura della democrazia possa essere costruita e vissuta in maniera capillare e inclusiva. Tutti gli incontri saranno presto disponibili sul canale YouTube ufficiale e nell’archivio multimediale della manifestazione.

Crediti fotografici: Elisa Giuliano

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