Ven, 28 Nov, 2025

A Borgaro gli studenti scendono in piazza per dire “No al silenzio”. Manifestazione contro la violenza sulle donne

In occasione dellaGiornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, martedì 25 novembre la comunità scolastica di Borgaro è tornata a mobilitarsi con una partecipata manifestazione che ha coinvolto gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado. Una mattinata intensa di riflessione, educazione e testimonianza che ha visto le vie del paese colorarsi di rosso, simbolo della lotta contro ogni forma di abuso.

La scuola, come ogni anno, ha ribadito la necessità di affrontare con serietà e continuità un tema tanto attuale quanto drammatico. La violenza sulle donne – fisica, psicologica e verbale – continua infatti a segnare tragicamente la cronaca quotidiana, rendendo imprescindibile un percorso educativo che formi cittadini e cittadine consapevoli, attenti e rispettosi.

Attività didattiche e percorsi di sensibilizzazione contro la violenza di genere

Nei giorni precedenti alla manifestazione, le classi hanno lavorato in autonomia sul tema, attraverso film, documentari, articoli, letture e testimonianze. Un percorso calibrato dai docenti nel pieno rispetto della libertà di insegnamento, ma con un obiettivo condiviso: suscitare negli studenti una riflessione profonda e autentica sulla violenza di genere, sui pregiudizi culturali e sugli stereotipi che la alimentano, fino alle nuove forme di abuso che si manifestano sul web.

Quest’anno un’attenzione particolare è stata dedicata al discorso pronunciato da Emma Watson alle Nazioni Unite nel 2014, quando l’attrice lanciò la campagna #HeForShe, invitando gli uomini a diventare alleati nella battaglia per la parità. La scelta non è casuale: le parole dell’ambasciatrice ONU, che ha denunciato la distorsione del termine “femminismo” e la percezione errata che spesso lo accompagna, hanno offerto agli studenti un punto di partenza per interrogarsi sul ruolo attivo che ciascuno può assumere nella costruzione di una società più giusta.

«Se non io, chi? Se non ora, quando?» – ha ricordato Watson nel suo appello alle nuove generazioni – un messaggio che gli alunni borgaresi hanno accolto come stimolo a prendere posizione, a partire dai piccoli gesti quotidiani.

Il corteo per le strade di Borgaro: colori, testimonianze e un forte messaggio civile

Accanto agli studenti e ai docenti, hanno partecipato anche alcuni papà invitati dalla scuola: una presenza simbolica ma significativa, per ribadire che la lotta alla violenza non è una questione “da donne”, ma un impegno comune che deve coinvolgere l’intera comunità.

Durante la manifestazione, i bambini e i ragazzi hanno condiviso riflessioni e messaggi, anche attraverso un suggestivo flash mob, dando voce a un coro unanime contro il silenzio e contro ogni forma di abuso. Molti hanno scelto di indossare un indumento rosso, gesto semplice ma potente, diventato simbolo delle vittime di femminicidio.

Lo slogan della giornata: educare al rispetto per prevenire la violenza

A sintetizzare lo spirito della giornata è stato lo slogan scelto dalla scuola: “Educhiamo al rispetto, preveniamo insieme la violenza”.

Un messaggio chiaro, rivolto non solo agli studenti, ma a tutta la comunità borgarese: la dignità di ogni donna deve essere tutelata, difesa e soprattutto insegnata fin dalla più giovane età. Una manifestazione che non è solo ricorrenza, ma un impegno rinnovato per costruire, giorno dopo giorno, una cultura del rispetto.

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