Ora però bisogna lavorare per non farsi di nuovo trovare impreparati
Il Governo ha approvato oggi, giovedì 7 settembre, ad appena 8 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, il decreto con il quale la Regione Piemonte che prevedeva il blocco della circolazione dei diesel Euro 5 a partire dal 15 settembre.
Le misure di limitazione della circolazione dei diesel Euro 5 entreranno in vigore dal 1° ottobre 2024 con uno slittamento delle regole che erano state promulgate dalla Regione Piemonte, nel 2022, per migliorare la qualità dell’aria dopo lo sforamento dei limiti di emissione di Pm10 per 140 giorni in un anno, che avevano provocato la procedura d’infrazione all’Italia da parte dell'Europa, costata 250 milioni di euro al governo.
«Grazie al Governo lo Stop degli Euro 5 previsto per il Piemonte non ci sarà. È una notizia importante che disinnesca quello che sarebbe stato un duro colpo per il commercio e per i cittadini - afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. La Lega si è battuta da subito per ottenere questo improntate risultato che avrebbe danneggiato specialmente le fasce più deboli della popolazione».
«Il rinvio del blocco dei veicoli diesel Euro 5 ci solleva - commenta il presidente del gruppo dei Moderati in Regione, Silvio Magliano - adesso occorre sfruttare i prossimi 24 mesi per non trovarci nelle stesse condizioni di queste settimane in prossimità della nuova scadenza. Due anni non sono molti, ma sono sufficienti per trovare soluzioni tali da incontrare le esigenze e le necessità di imprenditori, liberi professionisti, famiglie e volontari» perchè secondo Magliano farsi trovare nuovamente impreparati tra due anni «sarebbe, semplicemente, imperdonabile, così come identificare misure con una parvenza di efficacia, ma nei fatti penalizzanti per i piemontesi. Alla stessa maniera, non basta concentrarsi sull'aliquota di inquinamento prodotta dal traffico veicolare, ma occorre prevedere un piano di sostituzione delle caldaie, ambito nel quale peraltro le nuove tecnologie garantiscono un impatto ecologico molto più contenuto. L'inquinamento non è prodotto soltanto dai veicoli».
Sulla vicenda interviene anche il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle (PD) che commenta «c’è voluto l’intervento del Governo Meloni per porre rimedio al gran pasticcio dell’anticipo del “blocco” per gli Euro 5 diesel. Dopo qualche settimana di surreale scaricabarile tra Regione e Governo all’insegna del “ce lo chiede l’Europa”, ecco che Cirio ritrova la voce, a cose ormai fatte, per ringraziare il Governo e autolodarsi per le misure ambientali messe in campo in questi anni. Invece che rincorrere l’emergenza smog con interventi che limitano la libertà dei cittadini e danneggiano le piccole imprese, finalizzate più a tutelare gli amministratori che i cittadini, la Regione Piemonte farebbe bene ad occuparsi dei 640 autobus Euro 3 che ancora sono operativi nel trasporto pubblico locale, nonché del fatto che nonostante dal 2021 tutti i mezzi del tpl abbiano l’obbligo del Fap (filtro antiparticolato), ormai molti non lo montino, perché dal 2017 non è più di serie e perché non si è più finanziata la sua installazione».
E aggiunge ancora «si potrebbe partire da queste cose concrete, come trasferire alle aziende di trasporto pubblico i 10 milioni promessi e che mancano dal bilancio. Oppure dal Bonus per l’acquisto degli abbonamenti annunciato a giugno dopo aver autorizzato gli aumenti delle tariffe del tpl e ancora mai attuato. Lunedì le scuole iniziano e le famiglie sono lasciate sole».
Per la decisione del Governo esulta anche l'europarlamentare della Lega Alessandro Panza «l'annuncio del Governo sullo stop al folle divieto per i diesel Euro 5 in Piemonte è una buona notizia. Come garantito da Matteo Salvini, l'esecutivo passa dalle parole ai fatti, contro gli estremismi di un'Europa che vanno a colpire aziende, lavoratori e famiglie italiane. Avanti così».
Soddisfazione è espressa anche dal presidente dell'Unione dei Comuni Net (Borgaro, Caselle, Leini, Volpiano, San Benigno, Settimo e San Mauro), Renato Pittalis che nei giorni scorsi aveva già fatto sentire la voce dell'Unione (120mila abitanti) sottolineando i problemi e i disagi che questo provvedimento avrebbe comportato per i cittadini ed ora afferma «siamo soddisfatti di questo risultato a cui si arriva davvero in zona Cesarini. Ringraziamo la Regione Piemonte e quanti si sono impegnati per ottenerlo. Ora si lavori per mettere a punto misure di promozione del trasporto pubblico e incentivi per le aziende: la qualità dell’aria è una priorità per le nostre Amministrazioni, e deve essere sostenibile non solo per l’ambiente ma anche per la vita e le attività delle persone».