Una veduta mozzafiato della basilica di San Pietro a Roma, come se fosse stata scattata da un drone, ma arrivata direttamente dallo spazio. È la prima immagine trasmessa da HEO, il microsatellite progettato dalla Argotec di San Mauro Torinese, e primo della futura costellazione IRIDE, il programma italiano di osservazione della Terra promosso dal Governo e coordinato dall’ESA, con il supporto dell’ASI.
Lanciato il 14 gennaio scorso, HEO rappresenta un importante traguardo tecnologico e strategico: un satellite costruito in soli 18 mesi e in grado di acquisire, elaborare e trasmettere immagini di alta qualità direttamente dallo spazio, grazie a sofisticati algoritmi integrati a bordo.
La prima foto è stata presentata durante un evento all’ESA-ESRIN di Frascati, alla presenza di rappresentanti istituzionali e del settore spaziale, tra cui Simonetta Cheli (ESA), Gabriella Costa (Iride), Francesco Longo (ASI) e David Avino, CEO di Argotec.
HEO è l’unico satellite attualmente operativo della futura costellazione IRIDE, che entro il 2026 vedrà il lancio fino a 40 microsatelliti, tutti realizzati da Argotec e dotati di un sistema ottico multispettrale in grado di osservare il territorio italiano in diverse lunghezze d’onda, nel visibile e nel vicino infrarosso. I dati raccolti saranno fondamentali per supportare la Protezione Civile e le Pubbliche Amministrazioni nella gestione del territorio: dal monitoraggio delle infrastrutture alla lotta al dissesto idrogeologico, dalla tutela ambientale al contrasto del cambiamento climatico.
«Un momento storico per il Paese e per Argotec – ha dichiarato Avino – frutto di un grande lavoro di squadra e del nostro innovativo SpacePark, dove costruiamo e controlliamo l’intera missione».
Con IRIDE, l’Italia si prepara a diventare protagonista nell’osservazione della Terra, dotandosi di uno strumento all’avanguardia per affrontare le sfide del futuro, con lo sguardo rivolto verso il cielo.