A un anno dalle elezioni comunali 2026, la maggioranza guidata dalla sindaca Giulia Guazzora ridisegna gli equilibri politici con un messaggio chiaro: rafforzare le liste civiche e ridimensionare ancor più il ruolo del Partito Democratico. L’ingresso di Aldo Parola in Giunta, formalizzato con il decreto del 13 novembre, va letto in questa chiave. Non è un semplice rimpasto: è una mossa strategica.
Parola – consigliere di Impegno per San Mauro – entra nell’esecutivo con deleghe di peso: Sicurezza e Polizia Locale, Politiche per la Terza Età, Servizi Demografici e Cimitero, Agricoltura, Transizione Digitale e Digitalizzazione dei Servizi. Una scelta che conferma la volontà di Guazzora di consolidare il blocco civico, oggi fulcro della Giunta comunale di San Mauro.
Questo blocco comprende Daisy Miatton, Daniele Bagarin, Matteo Fogli e ora anche Aldo Parola. Dall’altra parte resta il PD, rappresentato dal solo vicesindaco Luca Rastelli, sempre più isolato nonostante il partito continui a essere il più votato in città. Un elemento che alimenta tensioni interne e interrogativi sul futuro equilibrio della coalizione.
Il ritorno di Parola colma il vuoto aperto dalle dimissioni dell’ex assessore Emanuele Durante. Ma la delega più sensibile, l’Urbanistica, resta nelle mani della sindaca, segno che il dossier continua a essere considerato il vero terreno di scontro politico.
Con una Giunta nuovamente a cinque, l’Amministrazione tenta di recuperare efficienza dopo mesi di rallentamenti. Ma il messaggio politico è inequivocabile: in vista delle elezioni 2026 a San Mauro, Guazzora punta su un fronte civico compatto e ben allineato. Il PD, almeno per ora, osserva dalla seconda fila.
