Lacrime e tristezza. Tanta. Una folla commossa. Gli abbracci ai genitori di Giulia Manfrini, mamma Chiara e papà Giorgio. Gli amici stretti in un silenzio quasi irreale e il fidanzato Massimo Ferro che ha condiviso con lei quel viaggio in Indonesia, le sue ex compagne di danza e i numerosi compagni di scuola del passato. Nessuno ha voluto mancare per darle quell'ultimo estremo saluto.
Ieri, venerdì 25 ottobre, al suo funerale, celebrato nella parrocchia di Santa Maria in piazza dell’Annunziata, c’erano proprio tutti ad accompagnare Giulia nel suo ultimo viaggio terreno. Anche la sua immancabile tavola rosa da
surf, quello sport che tanto amava. Come i viaggi che organizzava per l'agenzia che da qualche tempo aveva aperto in Portogallo dove si era trasferita a vivere.
Una tragica fatalità, tanto assurda da essere quasi incredibile, la scorsa settimana le ha rubato quella vita che amava tanto e con incredibile energia riempiva di sogni e passioni. Come quella per il surf. Ed è stato proprio cavalcando un'onda nelle acque delle Isole Mentawai nell’Oceano Indiano, che ha perso la vita, trafitta da una aguglia imperiale.
Ad aprire la cerimonia, officiata dal parroco don Enrico Griffa che nella sua intensa omelia ha invitato tutti a seguire l'esempio di Giulia, a non darsi mai per vinti e decidere cosa fare del prorio presente nel tempo che ci è concesso, sono state le parole del fidanzato Massimo «sapevi trovare il lato positivo in ogni cosa. Eri unica in questo. Dicevi sempre "Non ci possono essere i fiori senza la pioggia". E noi dobbiamo imparare a seguire il tuo esempio. A non dare mai niente per scontato e imparare a vivere ogni istante come fosse l'ultimo».
Poi la mamma Chiara Pittarello, medico molto conosciuto in città, ha letto una lettera scritta da una cara amica della figlia «Cara Giulia, non ti dimenticherò mai. Mi manca il tuo sorriso, la tua presenza radiosa e coinvolgente. Con i piedi per terra hai seguito i tuoi sogni. Sei stata la persona più energica che abbia conosciuto. Sei salita sul palco della vita invitando gli altri a mettersi sotto i riflettori, a inseguire i propri sogni. La tua luce continua a illuminare tutti noi. Lasciami ascoltare e parlare alla vita come faresti tu. L’amore è l’unica cosa che conta nella vita e tu ne eri l’esempio».
Tra le centinaia di persone che hanno partecipato alle esequie anche il sindaco Fabio Giulivi, gli assessori Monica Federico e Luigi Tinozzi, e l’assessora regionale Claudia Porchietto. Il feretro ricoperto di fiori rosa e bianchi all'uscita dalla chiesa è stato salutato da un lungo, commosso applauso prima di proseguire per il Tempio Hysteron di Piscina per il rito della cremazione.