Sostituirà il "vecchio" ponte Ceronda e sarà pronto fra 459 giorni. Migliorerà l'accessibilità al centro storico, alla Reggia e al parco La Mandria
Sono stati consegnati ieri, lunedì 5 febbraio, a Venaria Reale, i lavori di costruzione del nuovo ponte sul Ceronda che andrà a sostituire lo storico manufatto progettato da Amedeo di Castellamonte.
Per la realizzazione dell'importante opera che andrà a migliorare l'accesso non solo al centro cittadino, ma anche alla Reggia Sabauda e al Parco regionale de La Mandria ci vorranno 459 giorni per l'associazione di imprese, costituita da Cogefa, Simco e Cavit che si è aggiudicata i lavori che costeranno oltre 9,5 milioni di euro.
«Inizia, finalmente, un’opera che attendevamo dal 1999, quando abbiamo firmato l’accordo di programma - commenta il sindaco Fabio Giulivi -. Il ponte Castellamonte non ha problemi strutturali, ma idrici: le campate troppo basse ostacolano il deflusso delle acque in caso di piene importanti e la realizzazione del nuovo ponte consentirà la messa in sicurezza di questa zona e degli accessi alla Reggia, al centro storico di Venaria e alla Magneti Marelli. Ci tengo a sottolineare che abbiamo tentato in ogni modo di mantenere, come tanti cittadini chiedevano, l’attuale ponte Castellamonte come elemento architettonico distintivo della Città e passerella pedonale: purtroppo tutti i pareri sono contrari proprio per la pericolosità che costituisce dal punto di vista idraulico».
Ieri alla consegna dei lavori hanno presenziato, oltre al primo cittadino venariese e consigliere metropolitano, anche il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Jacopo Suppo, rappresentanti del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude (che con Città metropolitana e Comune è cofirmataria del protocollo d’intesa per la realizzazione dell’opera), e della Regione Piemonte che ne è cofinanziatrice.
Le fasi esecutive dell'opera prevendono la demolizione dell'attuale ponte Castellamonte, la realizzazione di un ponte provvisorio per limitare i disagi al traffico e per consentire la fruizione del parco della Mandria e l'accesso agli insediamenti industriali in ogni fase. Il ponte nuovo sarà compreso tra due rotatorie: una in sponda sinistra da realizzarsi sulla Sp 1 delle Valli di Lanzo (denominata rotatoria Stefanat) e una in sponda destra (denominata rotatoria Castellamonte).
Successivamente si interverrà a spostare in via provvisoria i sottoservizi collocati sul ponte Castellamonte e nelle adiacenze della rotatoria di via Stefanat. Solo a quel punto si procederà alla demolizione del ponte Castellamonte, alla realizzazione del ponte nuovo e agli interventi di raccordo delle due rotatorie. In linea massima la viabilità sarà garantita sulla Sp 1 nei due sensi di marcia per tutto il periodo dei lavori, e solo in alcuni casi si dovrà fare ricorso per periodi limitati al senso alternato. Il ponte, oltre alla carreggiata stradale prevede, inoltre, marciapiedi laterali per il passaggio pedonale e ciclabile.